Un neonato di 5 mesi è stato tolto dalla magistratura francese alla sua famiglia perché la mamma era vegana. La donna non gli dava il biberon con latte animale, ma solo con latte di riso come prescrive la sua dieta e la sua filosofia di alimentazione. Naturalmente, il bebé era dimagrito rapidamente: a cinque mesi pesava meno di cinque chili. È successo a Lauris, un paesino nel sud della Francia. Durante l’ultima visita dal pediatra, il medico ha chiamato gli assistenti sociali e i magistrati hanno accusato la mamma di 24 anni di maltrattamento: la sua dieta vegana sarebbe, secondo i giudici, una forma di violenza sul figlio. Ora il bambino è in un centro di accoglienza di Avignon, nutrito normalmente e pesa oltre sette chili. La notizia fa molto riflettere: la scelta alimentare è una questione di gusto, di cultura e anche di etica, si può essere convinti – e la scienza spesso supporta queste convinzioni – che nutrirsi di proteine vegetali sia sufficiente e moralmente più accettabile che mangiare carne di animale o di pesce. Tuttavia, anche chi come noi ama il riso e sa che assicura il contributo nutritivo fondamentale a interi popoli, inorridisce di fronte alle esagerazioni: ogni scelta etica trova un limite nel benessere proprio oltre che in quello altrui e ogni scelta etica dev’essere una scelta libera, condotta autonomamente dal consumatore. Nel caso di un minore, non c’è alcuna base etica nel privarlo delle proteine animali, ma solo la ricerca di una conferma delle proprie scelte a spese del proprio figlio. Orribile. (17.10.2013)
