Per fortuna ha piovuto, sulla soia come sul riso. Eccezion fatta per le semine tardive, le risaie non richiedono un gran contributo irriguo nelle prossime settimane. Sarebbe opportuno averlo per fronteggiare il brusone, certo, in caso di infezione, ma la vera emergenza idrica è un’altra cosa.(Vuoi sapere qual è la novità?)Fatta questa premessa, vedere il consorzio Est Sesia tagliare del 50% l’acqua ai consorziati – e prepararsi, secondo alcune voci, a tagliarla del 60%, dando inizio alle fatidiche turnazioni del nuovo regolamento – fa un certo effetto. Fa pensare che nella gestione delle acque del Lago Maggiore qualcosa non abbia funzionato: il direttore del consorzio del Ticino, ente regolatore del bacino, ha chiarito che i consorzi irrigui hanno chiesto tutta l’acqua possibile all’inizio della campagna (si disse, per salvare gli autunno vernini) e i consorzi ora lamentano di averne poca e sono costretti a tagliare. E’ il canto delle cicale? Sicuramente, se non avesse piovuto copiosamente come è stato, Novarese e Lomellina sarebbero già ai ferri corti. Per il futuro, bisognerà riflettere bene, in certe aree, sulle colture, sulle sementi precoci e tardive, sui metodi irrigui e naturalmente sulla gestione dell’acqua. (Nella foto, il presidente di Est Sesia Camillo Colli)
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