PANIERE AGRICOLO: +17%
UOVA, CARNI E OLIVE SUL PODIO DEGLI AUMENTI
All’interno di questo paniere di prodotti, aumenti di prezzo particolarmente forti si sono verificati per le uova (+60% in media in tutta l’UE), il riso (+51%), le olive e la carne di maiale (entrambi +49%).
L’aumento generale dei prezzi delle uova nell’Ue non è dovuto solo alla carenza di cereali da foraggio e alla riduzione delle esportazioni di cereali dall’Ucraina, ma anche a un’epidemia di influenza aviaria in Belgio e nei Paesi Bassi.La produzione agricola genera costi. Gli agricoltori devono acquistare beni e servizi da utilizzare nel processo produttivo.
SERVIZI IN AGRICOLTURA: + 11%
Mentre i prezzi alla produzione hanno continuato a crescere tra il 1° trimestre 2022 e il 1° trimestre 2023, anche il prezzo medio dei beni e dei servizi attualmente consumati in agricoltura (cioè i fattori di produzione non legati agli investimenti) nell’Ue nel suo complesso è aumentato dell’11%. Si tratta di un aumento più lento rispetto a quello registrato tra il quarto trimestre del 2021 e il quarto trimestre del 2022 (+27%).
All’interno di questo paniere, si sono registrati aumenti sostanziali dei prezzi per i mangimi (+16%), per le sementi e il materiale vegetale (14%) e per i prodotti fitosanitari e i pesticidi (+12%).In quasi tutti i Paesi dell’Unione, il prezzo medio della produzione agricola e dei fattori di produzione non legati agli investimenti è aumentato tra il 1° trimestre 2022 e il 1° trimestre 2023.I tassi di aumento più elevati del prezzo medio della produzione agricola sono stati registrati in Spagna e Portogallo (+33% in entrambi i casi).
GLI AUMENTI IN EUROPA: FOCUS SUGLI STATI
La siccità che ha colpito la penisola iberica nel 2023 ha portato a una riduzione della produzione. Ciò porta all’aumento ulteriore dei prezzi. La Lituania è l’unico Paese europeo in cui il prezzo medio della produzione agricola è diminuito durante questo periodo (-2%).
I tassi di aumento più elevati del prezzo medio dei fattori di produzione non legati agli investimenti sono registrati in Ungheria (+29%), Polonia (+20%) e Slovacchia (+19%).
I tassi di aumento più bassi sono stati registrati nei Paesi Bassi (+1%), a Malta e in Lussemburgo (entrambi +3%).
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