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RISO CONVENZIONALE SENZA GLIFOSATE 

da | 12 Dic 2022 | NEWS

glifosate
Torniamo a parlare del glifosate dopo aver ragionato della autorizzazione (LEGGI QUI) e di una eventuale abolizione (LEGGI QUI).
Sentiamo cosa ne pensa un agricoltore lomellino: Matteo Deprá, giovane gestore della sua azienda situata a Mortara (PV) con 52 ettari di superficie, ripartiti annualmente in 40 ettari a mais, 9 a riso e la restante parte a soia. La gestione elude dall’utilizzo di glifosate.

ESISTE SOLO LA POST EMERGENZA

«Oggi non utilizziamo glifosate, né in presemina sul mais dove vengono effettuati interventi di sola post emergenza in base alle malerbe presenti, né tanto meno sui risi. Qui coltiviamo solo varietà Cl non intervenendo in presemina ma solo successivamente per eradicare Crodo con il principio attivo imazamox».
«Il glifosate lo abbiamo invece usato quest’anno in presemina su soia per cercare di risolvere il problema della sorghetta – continua -; in genere non facciamo uso di glifosate, se non in piccolissime quantità. Questo veniva usato principalmente con erpicature in false semine effettuate fino a 8 anni fa, su risoni non Cl. Adesso l’utilizzo esclusivo di Cl nella nostra realtà ci ha permesso di superare questa tecnica che per noi è inutile. La risaia è gestita solo in post-emergenza».

QUESTIONE DI QUANTITA’

‌Riguardo alla domanda sull’impatto della molecola, Matteo indica come secondo lui questa sia poco impattante sopratutto nei suoi areali. «Ritengo che la principale influenza sull’impatto da uso di glifosate – ci dice – sia legata alla sua modalità di utilizzo e le relative quantità. Un uso accurato e peculiare in base alle necessità limita senza dubbio eventuale problematiche ambientali».
«In pre semina inoltre ritengo che il suo impatto sia molto contenuto sia per quanto riguarda l’ambiente sia per la vegetazione delle campagne. Altre tecniche invece, come ad esempio il suo utilizzo come maturante per i frumenti, sono senza dubbio più impattanti sia per la salute umana che per l’ambiente circostante». Autore: Emanuele Virota
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