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RACCOLTO AL VIA (CON GIALLO)

da | 7 Ott 2023 | NEWS

raccolto
Hanno fatto discutere le prime stime della Coldiretti sul calo della produzione di riso, presentate nei giorni in cui il taglio è al via tra le province di Vercelli, Novara e Pavia. La confederazione ha evidenziato un calo del 10% tra Vercelli e Biella. Si sale al 15% nell’area della Lombardia. Invece a livello nazionale tutto a causa di una stagione altalenante, partita con mesi siccitosi, poi abbondanti piogge specialmente in Piemonte. Infine il caldo anomalo che si è registrato dopo la metà di agosto, “e che ha ostacolato – hanno riferito alcuni risicoltori del Pavese – la corretta maturazione della piante”.

SUPERFICIE A RISO AL MINIMO STORICO SECONDO COLDIRETTI

Secondo la Coldiretti, la risicoltura italiana può contare quest’anno su un totale di 211mila ettari coltivati, oltre 7.500 in meno rispetto al 2022, “ai minimi da trent’anni con effetti preoccupanti sull’economia e l’occupazione con l’intero ecosistema segnato dalla grande siccità”.
Il direttore di Vercelli-Biella, Luciano Salvadori, con Risoitaliano entra nel merito delle percentuali illustrate a metà settimana: «A Novara siamo ben oltre il 10% di perdita. Sotto accusa due grandinate e una tromba d’aria. Si aggiungono poi alcuni strascichi dell’anno precedente. A livello nazionale abbiamo cercato di fare un dato medio su quello che potrà essere la produzione, tenendo conto di tutte le aree risicole. Si tenga conto che siamo nella fase iniziale della raccolta. Siamo quindi in fase di valutazione, poi verificheremo tutto. Tuttavia, questi primi dati che abbiamo pubblicato sono verificabili da chiunque, sentendo i risicoltori. Se parliamo di alcune varietà tipo l’indica, vediamo che i cali sono importanti. Poi su Carnaroli o altro abbiamo dati inferiori».

A PAVIA ANCORA GLI EFFETTI DELLA SICCITA’ 2022 RACCOLTO

E Pavia? “Forse non ha avuto le stesse problematiche di Novara – aggiunge Salvadori -, piuttosto ha qualche strascico in più della siccità 2022, quindi anche quella zona può chiaramente allinearsi sulla percentuale generale di perdita. Sono dati che abbiamo riscontrato direttamente con il contatto diretto con i nostri associati”.COME VA IL MERCATO NEL FRATTEMPO? LEGGI!
Per le altre associazioni, tuttavia, fare previsioni in questo momento è ancora troppo presto. E qui inizia il giallo dei numeri. Coldiretti stima la perdita, gli altri sindacati sembrano tutt’altro che pessimisti. “Qui nel Vercellese siamo partiti con il taglio con due settimane di ritardo – spiega il presidente di Ente Risi, Paolo Carrà -, tutto sta andando a rilento e fare stime è prematuro. Ma dai primi tagli si evince che che la produzione è normale, allineata con le altre annate”. Benedetto Coppo, presidente di Confagricoltura Vercelli-Biella, precisa che “i dati ce li daranno da Ente Risi. Non abbiamo al momento i numeri, ma mediamente ci sembra una campagna normale, con una buona resa alla lavorazione, migliore rispetto al 2022. Forse in piccole zone della Baraggia c’è qualche leggero calo”. Sulla stessa linea di pensiero anche il dirigente di Cia Lombardia Giovanni Daghetta, che attacca la confederazione di Prandini: “La produzione ci sembra del tutto normale. Non capisco da dove la Coldiretti abbia preso quei dati: anzi, la raccolta è superiore all’anno scorso, siamo quasi al +10%”. Autore: Roberto Maggio
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