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OFFERTA TIMIDA A MORTARA

da | 15 Ott 2022 | NEWS

Romania

Continua il buon momento sul mercato del risone anche nella seduta di venerdì a Mortara. Il listino propone molti segni positivi, tutti capaci di portare ben 5 €/q di maggiorazione alle valutazioni. Va considerato che ci stiamo riferendo alle quotazioni di due settimane fa, in quanto nella scorsa seduta la commissione prezzi non si era riunita per mancanza di numero legale.

PREZZI IN CRESCITA

L’unica voce che mostra un valore maggiore a quelli già visti ad inizio settimana è il gruppo Roma, che raggiunge a 75 €/q lordi gli altri risi da interno “meno pregiati”. Da menzionare poi il gruppo Carnaroli, che si allinea con le quotazioni massime viste finora, ossia quella di Milano. Tuttavia queste ultime sono rimaste ancora leggermente indietro rispetto a quanto ci viene riferito come prezzo reale di acquisto (130 €/q lordi per classico e 120 €/q lordi per i similari).

Non è questo, però, l’unico comparto in cui si sono registrati prezzi di vendita maggiori di quelli oggi a listino, secondo quanto ci riferiscono i mediatori. I lunghi A generici sono oggi venduti a 65 € /q lordi, mentre le varietà di pregio (CL 007, Onice, Loto, etc…) sono a 70 €/q, entrambi i valori si discostano in positivo di 5 €/q dalla quotazione massima di oggi. Stesso scostamento anche per il gruppo Arborio, oggi pagato 95 €/q lordi come massimo (per le partite senza difetti) e pronto anche ad approdare alla soglia psicologica dei 100 €/q.

MERCATO BLOCCATO PER I TONDI

Questa cifra nella scorsa campagna era stata registrata per Selenio, oggi stabile a 65 €/q lordi con qualche spiraglio verso i 70 ma solo con pagamenti lunghi. Il mercato di questa varietà appare un po’ ingessato ormai da alcuni mesi, soprattutto riguardo al riso lavorato. Situazione simile per gli altri risi tondi, che rimangono infatti bloccati a 60 €/q lordi. Anche i lunghi B continuano ad essere stabili, 48/50 €/q lordi è sempre la valutazione di riferimento.

L’OFFERTA ATTENDE

Le cifre dimostrano come la domanda continui ad essere calda e propensa all’acquisto, a costo di spendere qualcosa in più. L’offerta, però, rimane prudente, ancor di più nella sede di mercato in analisi, in cui si affacciano i risicoltori maggiormente colpiti dalla siccità.

Per i risicoltori pavesi e lomellini, infatti, quest’anno purtroppo ci sono pochi problemi di spazio nei magazzini e molta necessità di massimizzare i ricavi. Per questo si decide di preservare il prodotto in attesa di ulteriori probabili apprezzamenti, soprattutto nei risi lunghi A da interno, molto coltivati in queste zone come ripetuto più volte. Autore: Ezio Bosso

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