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MERCATO IN EQUILIBRIO

da | 11 Ott 2023 | NEWS

mercato

Tornano a vedersi le quotazioni a listino nelle sedute di inizio settimana ed insieme a loro la nostra consueta analisi.

DOMANDA TIEPIDA, OFFERTA CONTENUTA MERCATO

Lunedì a Novara vengono quotati i tondi a 40 €/q lordi, con Selenio e Centauro a 45 €/q lordi. Quest’ultima cifra la leggiamo anche alla voce “Dardo, Luna CL e similari”, i lunghi A da parboiled. Lunghi B a 40 €/q lordi, mentre nel mercato interno i gruppi Arborio e Baldo sono valutati 55 €/q lordi, Carnaroli Classico a 65 €/q lordi e similari a 60 €/q lordi. Valutazioni analoghe martedì a Vercelli, con l’aggiunta dei Lunghi A di pregio a 50 €/q lordi e di “Baldo e Cammeo” a 70 €/q lordi. A Milano nel pomeriggio si ripropongono tali valori, più il prezzo di riferimento per Vialone Nano a 100 €/q lordi.

Il contesto in cui si sono sviluppate queste quotazioni è caratterizzato da una rapporto domanda/offerta equilibrato. Le riserie si dimostrano recettive in tutti i comparti, sebbene non vi sia un’importante richiesta di merce. Alcune hanno ancora giacenze a magazzino di quanto acquistato l’anno scorso. I risicoltori non portano sul mercato molto risone, soprattutto considerando il periodo. Com’è noto, durante la trebbiatura molto prodotto viene messo forzatamente in vendita per questioni logistiche. Le valutazioni proposte non sono molto distanti da quelle viste negli ultimi listini della scorsa campagna, tuttavia lo sono rispetto ai massimi visti nello scorso inverno. Questi sembra sia molto difficile, se non impossibile, possano riproporsi in questa annata.

CONTESTO INCERTO

È lecito aspettarsi che al termine del raccolto, come consueto, vi sia uno scatto in avanti generalizzato. Gli esperti, però, pensano possa rimanere contenuto. Sicuramente sarà difficile considerarlo un “bel prendere”, essendo reduci dai valori visti fino a marzo. Se il raccolto dovesse essere buono, però, potrebbe essere saggio assecondare la domanda fin dai primi passi avanti. Questo sarebbe utile ad evitare di avere un’’offerta sovrabbondante in futuro, che finirebbe con l’influire negativamente sui listini come avvenuto di recente. Oggi, tuttavia, ogni previsione non è altro che un pourparler, non conoscendo i dati sul raccolto,  All’attuale fisiologica incertezza si aggiungono prezzi internazionali elevati ed un contesto geopolitico complesso.

Vi è poi la questione metalli pesanti, salita alle cronache nazionali in seguito al recente ritiro di una partita di riso Carnaroli dagli scaffali. Tale notizia è sicuramente negativa per il nostro settore ma non vanno creati allarmismi. Dobbiamo considerare che si tratta di riso proveniente dal raccolto 2022, anno caratterizzato da un’importante siccità, soprattutto nelle zone dove si produce maggiormente Carnaroli. Sappiamo come questo stress possa influire sull’assimilazione di metalli pesanti da parte della pianta. Nella campagna 2023 l’acqua c’è stata, per questo è lecito pensare che questi temi vadano scemando.Autore: Ezio Bosso.

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