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«LA REGIONE PIEMONTE È A FIANCO DEI RISICOLTORI»

da | 6 Feb 2023 | NEWS

integrata

«La Regione Piemonte è al fianco della risicoltura piemontese». L’assessore all’agricoltura della Regione Piemonte Marco Protopapa (nella foto) prende carta e penna e replica all’articolo  con cui rivelavamo che molte misure del Psr in gestazione non convincono i risicoltori (leggi l’articolo). E’ positivo che la Regione fornisca il proprio punto di vista – che riportiamo integralmente -, in modo che i risicoltori piemontesi siano ben informati.

L’AIUTO ACCOPPIATO E’ EFFICACE

«La Regione Piemonte è al fianco della risicoltura piemontese – scrive appunto Protopapa -. Lo dicono i dati a partire dall’aiuto accoppiato per il riso, fortemente sostenuto da Piemonte e Lombardia. Quest’ultimo consentirà ai risicoltori di percepire oltre 300 euro ad ettaro (unico seminativo tra quelli maggiormente diffusi a livello regionale a godere di un aiuto di questo tipo). Il valore si aggiunge ovviamente al premio di base che è mediamente più elevato a quello previsto per altri settori produttivi.

Inoltre, lo stesso Sviluppo Rurale prevede più interventi che vanno a premiare la coltura del riso. Fra questi è importante sottolineare i 21 milioni destinati all’intervento ACA22 “Impegni specifici risaie”. Si tratta dell’unica coltura alla quale è destinata una risorsa finanziaria specifica relativa all’Obiettivo generale 2 “Tutela dell’ambiente e lotta al cambiamento climatico”.

LE OPPORTUNITA’ PER I RISICOLTORI

I risicoltori possono partecipare e ottenere anche il sostegno per gli interventi Agro- climatico-ambientali quali la Produzione integrata, le Cover crops, l’Apporto di sostanza organica, la Minima lavorazione, gli Impegni per la gestione degli effluenti, l’Agricoltura di precisione e all’intervento per il Pagamento delle pratiche biologiche (che complessivamente contano su una dotazione di oltre 155 milioni di euro).

La Regione ha voluto poi garantire alle aziende risicole la possibilità di una continuità contributiva nel passaggio dal precedente Programma di sviluppo rurale al Piano strategico 2023-2027 mediante i nuovi bandi degli ultimi anni del PSR 2014-2022 e con l’estensione della durata stabilita quest’anno, la Regione Piemonte ha impegnato circa 3.300.000,00 euro nell’ambito dell’operazione 10.1.2, omologa dell’intervento ACA 22 “Impegni specifici risaie” .

DUE CONTESTI DIVERSI

Piemonte e Lombardia hanno inoltre due contesti produttivi differenti. L’intento primario della Regione Piemonte è garantire il sostegno a una pratica agronomica, la semina in allagata, che nella nostra regione è fortunatamente ancora largamente diffusa a differenza di quanto avviene in Lombardia. Pertanto l’obiettivo è quello di garantire l’aiuto a un numero ben più elevato di aziende e, di conseguenza, ottenere un risultato in termini di superficie sotto impegno maggiore. Il valore diverso dei premi per ettaro della semina in sommersione è principalmente attribuibile a questa motivazione. Infatti, si è stimato che circa 12.000 ettari possano essere finanziati, a fronte di circa 8.000 ettari stimati dalla Regione Lombardia.

ACA1

L’intervento ACA1 Produzione integrata, inoltre, non è una copia dell’omonimo intervento del PSR 2014-2022 se non altro perché presuppone l’iscrizione e la certificazione ad un sistema di qualità e le risorse ad esso destinate sono effettivamente 58 milioni di euro, cui possono attingere anche le superfici coltivate a riso. I risicoltori hanno manifestato un buon interesse nella programmazione 2014-2022 per quanto riguarda la misura sulla produzione integrata: sono stati ammessi all’aiuto circa 18.000 ettari a riso di cui 9.900 ettari agli impegni specifici per la risaia.

IL BIOLOGICO PUO’ CRESCERE

Per quanto riguarda il regime biologico ad oggi il settore mostra ampi margini di crescita dal momento che con il PSR 2014-2022 sono stati richiesti a premio solo 1.400 ettari. Condurre la superficie investita ad una medesima coltura con metodi e pratiche di produzione diversi (biologico e non) non è però fattibile perché vanifica il rispetto di una procedura che consenta la controllabilità e tracciabilità del prodotto nell’interesse del consumatore. In ogni caso, considerata l’importante dotazione economica allocata sull’intervento del biologico, sarà comunque possibile dare un’adeguata copertura alle domande che verranno presentate.

NESSUNA SOGLIA STANDARD PER LE COVER

In merito alle cover crops inoltre è utile chiarire che né per le misure agroambientali in generale né tantomeno per le cover crops in passato si è introdotta una soglia di produzione standard perché un principio di selezione di questo tipo non sarebbe pertinente con il miglioramento dell’ambiente. Passando all’agricoltura di precisione (ACA 24) è un intervento nuovo per la programmazione regionale e di grande interesse per lo sviluppo futuro».

«Nei prossimi anni, nel corso del periodo di applicazione, potranno essere effettuate valutazioni sull’impiego di ulteriori risorse spostandole da altri interventi ove siano poco utilizzate. Ciò a testimonianza concreta dell’attenzione che la Regione Piemonte riserva al settore riso. Si evidenzia come il CSR darà sempre supporto e spazio a questo comparto prezioso per l’economia agricola del territorio» Autore: Marco Protopapa.

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