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ECCO LA MIA RICETTA PER LA CLAUSOLA 

da | 9 Mag 2024 | NEWS

La Coldiretti in questi mesi sta premendo a Bruxelles per introdurre l’automatismo della clausola di salvaguardia nella revisione del regolamento SPG. Poiché l’andamento è stop and go, abbiamo chiesto all’ex presidente dell’Ente Risi Paolo Carrà, che ha portato a casa la prima clausola di salvaguardia, decisiva tra il 2017 e il 2019, cosa ne pensa.

UN BUON LAVORO DI LOBBYNG PER PORTARE A CASA LA CLAUSOLA

Lei ci crede che l’Europa ci darà la clausola? 

Vado indietro con i ricordi. Nel 2017 nessuno ci credeva. Mi ero messo in testa però che dovevamo provarci e per farlo bisognava fare un gioco diverso, senza battere le scarpe o i pugni sul tavolo o fare scenate al Parlamento Europeo come spesso si vede. Da qui l’idea dei Forum del riso europeo a Bruxelles per coinvolgere tutti. Tutti fecero la loro parte. L’Ente Nazionale Risi, la filiera risicola europea, i Ministeri e gli europarlamentari dei Paesi produttori di riso in UE. Fu fatto un vero pressing nei confronti della Commissione, un lavoro di lobby.  Questo percorso portò all’ottenimento per la prima volta nella storia della UE, della Clausola di Salvaguardia per un Paese EBA. Le importazioni di riso indica lavorato passarono da 354.000 tonnellate del 17 gennaio 2019, alle 87.900 tonnellate del 17 gennaio 2022. Credo che questo modello possa essere replicato. A breve avremo un nuovo Parlamento Europeo e bisognerà creare le condizioni per lavorare uniti.

L’automatismo è davvero così importante? 
 
E’ importante, per alcuni prodotti è già previsto ed eviterebbe contenziosi con la Commissione oltre a semplificare tutto l’iter amministrativo. Purtroppo le difficoltà nascono dal fatto che per il riso abbiamo a che fare con Paesi EBA. Non dimentichiamoci che è necessario prevedere che venga riconosciuto il danno accertato anche per i produttori agricoli e non solo per l’industria come avviene oggi. Bisogna lavorare per diminuire la discrezionalità della Commissione.

LA CLAUSOLA NON FERMA TUTTE LE IMPORTAZIONI

 

La clausola può proteggerci ancora? 

La clausola non ferma tutte le importazioni e non può essere considerata l’unica arma per difenderci. E’ necessario ribadire il concetto già espresso dalla stessa Commissione, soltanto a parole però, che gli accordi commerciali debbano considerare il riso quale prodotto sensibile, continuare a sostenere il tema della reciprocità nelle regole sull’uso degli agrofarmaci tra Paesi UE e i Paesi terzi, tema già condiviso nei Forum del riso Europeo. E non dimentichiamoci l’import del riso già confezionato in piccole e grandi confezioni provenienti dal sud est asiatico, che anno dopo anno rosicchia quote di mercato del riso europeo. Questa la mia ricetta.

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