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«CHE DELUSIONE!»

da | 22 Giu 2023 | NEWS

Dellarole

Negli ultimi listini emessi si palesano ulteriori variazioni negative per quasi tutte le voci ancora quotate (leggi l’analisi). L’ondata di ribassi si manifesta ormai da tempo nelle sale di contrattazione. Per alcuni risicoltori, che hanno scelto di aspettare a vendere nella speranza di ottenere il prezzo migliore a fine mercato, questo sta creando molte preoccupazioni.

DELLAROLE: «SPERAVO IN PREZZI MIGLIORI MA LA DELUSIONE E’ GRANDE»

È il caso di Andrea Dellarole, risicoltore di Pezzana (VC). «In seguito alla scelta di attendere a vendere – spiega il giovane agricoltore -, sono rimasto parecchio deluso dalla remunerazione ottenuta in questa annata.  Ho aspettato cercando di ottenere il massimo dal mercato, avendo affrontato costi di produzione elevati e difficoltà produttive scaturite dalla siccità. Nella mia azienda ho riscontrato una perdita del 20% sulla produzione media annua. Il mercato instabile ma rialzista tra novembre e dicembre mi ha fatto sperare in un buon prezzo di vendita. In particolare, la varietà Sole ha raggiunto facilmente i 75 €/q lordi. In quel frangente ho deciso di aspettare che si arrivasse a 80 €/q lordi, valutazione riscontrata in quasi tutti gli altri comparti ma mai per questa voce a listino. Col senno di poi appare chiaro come questa sia stata una scelta sbagliata.

Ho iniziato a vendere la merce a febbraio, ottenendo 65 €/q lordi e rimanendo un po’ insoddisfatto. Di conseguenza ho scelto di attendere ancora, mentre i listini hanno continuato a calare inesorabilmente. Arriviamo dunque ad oggi, quando il mercato propone a listino 40 €/q lordi ma risulta difficile piazzare il prodotto, una situazione che non mi aspettavo e che mi penalizza. Sono dubbioso su quale sia la scelta più saggia nei prossimi giorni, se vendere o aspettare un cambio di passo che potrebbe non arrivare mai. Ritengo che vendere oggi a queste cifre significhi coprire a malapena le spese di produzione e non avere margine di guadagno nella mia situazione aziendale».

DELLAROLE: «LA PIOGGIA HA RISOLTO OGNI DUBBIO»

«In questo momento non posso fare altro che confidare in una buona produttività nel prossimo raccolto, visto il migliorato contesto irriguo, e che il prossimo mercato proponga prezzi adeguati ai costi di produzione. Credo che vendere tra 50 e 60 €/q sia una giusta e ottima quotazione per il risone. Dal punto di vista agronomico, in inverno ho riflettuto su cosa seminare, arrivando a pensare di convertire la mia azienda alla coltivazione di soia o mais per prevenire il problema siccità. Avevo deciso comunque di non farlo ancor prima delle piogge, anche in relazione agli investimenti in macchinari specifici necessari per questo cambiamento. Non sapendo se avremmo avuto abbastanza acqua per irrigare le risaie, ho cercato di limitare i costi. La pioggia, com’è noto, ha risolto ogni dubbio e finora non abbiamo mai avuto carenze per l’irrigazione».

«Le precipitazioni frequenti, tuttavia, hanno influito negativamente sulla germinazione del seme, ritardandola. Questo si è riscontrato ancor di più con la semina in acqua, tecnica che io ho adottato su tutta la superficie aziendale. È risultato anche complesso effettuare i primi passaggi di diserbo ma fortunatamente questo non ha creato grossi problemi. Auguro a tutti una buona produzione e speriamo in prezzi di vendita migliori per la prossima campagna». Autore: Ezio Bosso.

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