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ARRIVA UN PIEMONTESE AL CONSORZIO DEL TICINO

da | 23 Feb 2024 | NEWS

seme

Martedì sera, nella cornice del Teatro Bettini di Trecate (No), Il direttivo di Est Sesia e l’assessore Matteo Marnati, sono intervenuti in un incontro organizzato dall’amministrazione comunale di Trecate, uno dei territori più colpiti dalla siccità 2022. Questa è stata l’occasione per fare il punto sull’attuale disponibilità, sulle contromisure adottate in seguito al sopracitato evento e parlare delle future problematiche, che impattano sulle scelte dei risicoltori (vedi cosa succederà quest’anno)

PARTIAMO MEGLIO MA…

Dopo i saluti degli organizzatori ha preso la parola Marnati, assessore con delega ad ambiente, energia, innovazione e ricerca del Piemonte. La sua presenza in questo contesto non sorprende. Già lo scorso anno nel momento maggiormente critico per le prospettive di gestione dell’irrigazione da parte di Est Sesia aveva dimostrato vicinanza e interesse per la questione. Il suo discorso, che vi proponiamo per intero in video, parte dal proporre i più recenti dati raccolti da Arpa sugli ultimi 3 inverni in provincia di Novara. nel ’22 -75% di precipitazioni, nel ’23 -39% ma nel ’24 si è invertita la tendenza, con un +25%. Un inverno che ci mette in una condizione di partenza migliore rispetto agli ultimi due anni, con un +5% ad oggi anche nella disponibilità del Maggiore.

Certo questo, come sottolineato da Marnati, non deve farci pensare che i problemi siano finiti. Le prospettive, alla luce della tendenza climatica registrata negli ultimi anni, sono sempre in peggioramento.

ABBIAMO OTTENUTO 27,8 MLN ED UN NUOVO GESTORE DEL MAGGIORE

«Per far fronte a queste crescenti difficoltà nell’ultimo anno – ha spiegato l’assessore – sono stati stanziati, nell’ambito del finanziamento delle regioni del bacino del Po voluto dal ministro Salvini, fondi importanti per la ristrutturazione dei canali regina Elena e Cavour. Queste sono le due principali arterie del consorzio Est Sesia e la loro ristrutturazione richiederà tutti i 27,8 milioni di euro destinati alla regione Piemonte, intercettati grazie all’impegno di tutti i presenti».

Marnati ha poi spiegato che i lavori si prevede inizino nel prossimo autunno-inverno, dopo la fine della campagna irrigua. Viene poi annunciato che vi sarà un nuovo presidente del consorzio del Ticino, deputato alla gestione del livello del Maggiore. Sarà un piemontese: Angelo Robotto, ex direttore di Arpa Piemonte (scarica la nomina m_amte_UDCM_DECRETI_MINISTRO_R_0000029_23-01-2024). Marnati confida che il nuovo presidente risolva a vantaggio del Piemonte i dissapori tra Est Sesia e il direttore del consorzio, dei quali abbiamo ampiamente parlato.

PER CONTRASTARE IL DEFLUSSO ECOLOGICO CON CHI PARLIAMO?

Il focus si è poi spostato sul deflusso ecologico. Questo dovrebbe diventare operativo nel giugno 2025 e sarà ancor più restrittivo del già discusso deflusso minimo vitale, oggi in vigore. Di recente un importante ente statale come Ispra ha affermato che non dovranno essere permesse deroghe ai nuovi livelli minimi, come avvenuto nel 2022. Ciò in quanto la concentrazione delle acque reflue, secondo i loro studi, diventa troppo elevata per la vita della fauna e della flora presente nel letto dei principali corsi d’acqua. Questo risulta chiaramente in contrasto con le necessità dell’agricoltura, che chiede quantomeno una gestione proporzionale anche in caso di carenza. Ossia che l’acqua venga divisa in percentuale in base a quanta ne sia disponibile, senza che vi sia una quota minima inderogabile per i fiumi.

Il direttore di Est Sesia, Mario Fossati, interviene su questo tema in primis stimolando Marnati sullo spiegare quali siano i decisori che possono influenzarlo. In questo rapido scambio, che vi proponiamo di seguito in video, l’ingegnere di Est Sesia si riferisce anche alla possibilità di sperimentare a +1,5 m il livello massimo di contenimento del Maggiore, per il 2023 era stata autorizzata la sperimentazione a +1,35 m.

FOSSATI: «L’ACQUA CHE RESTA NEI FIUMI VA PERSA AL MARE» CONSORZIO DEL TICINO

Dopo alcuni interventi dalla platea, a dimostrazione delle grandi difficoltà avute dagli agricoltori nel territorio di Trecate nell’estate 2022, L’ingegner Fossati prende nuovamente la parola. Nel suo intervento (di seguito in video) sottolinea le numerose e crescenti problematiche a cui sono costretti a far fronte i gestori del consorzio irriguo e di conseguenza gli agricoltori. Ghiacciai che continuano a diminuire, svuotamento del lago più rapido, deflusso ecologico, per contrastare tutte queste criticità il Direttore rinnova la richiesta di appoggio da parte delle istituzioni territoriali e non solo.

«Dobbiamo far capire che la risorsa idrica se resta nei fiumi va persa al mare – afferma Fossati -. Questa scelta, oltre a danneggiare l’agricoltura, distrugge la biodiversità e la qualità dell’acqua nelle campagne e nei canali, gli stessi elementi che si vuole difendere nell’alveo dei fiumi. Distribuire l’acqua nei terreni agricoli, inoltre, permette un’ottimizzazione nell’utilizzo della risorsa. Questa scorre più lentamente diventando fruibile in vari modi e va a rimpinguare la falda, elemento fondamentale nel sistema padano».

BULLANO: «DEFLUSSO ECOLOGICO MI PREOCCUPA. REGOLAMENTEREMO I POZZI DI SOCCORSO»

L’ultimo a parlare dal palco è Franco Bullano. Il “regolatore” del consorzio irriguo propone i dati che hanno contribuito alla definizione della gestione irrigua nelle ultime campagne (di seguito il video del suo intervento). Bullano afferma che il buon punto di partenza attuale, se non dovesse piovere, verrebbe esaurito in circa due settimane a pieno regime irriguo. Ciò a dimostrazione che la situazione è tutt’altro che risolta. Vengono proposti i dati sugli accumuli nevosi, maggiori delle ultime campagne ma inferiori, in tutti i casi eccetto uno, alla media storica. Il tecnico espone poi i dati sui m3/s richiesti dal deflusso minimo vitale (oggi in vigore), dallo stesso in deroga nei momenti di siccità e dal deflusso ecologico. Questo, che potrà essere realtà nel 2025, si dimostra molto più restrittivo.

Bullano si dice preoccupato da queste scelte dei legislatori e riafferma che sarà difficile contrastarle, nonostante l’impegno di figure istituzionali come Marnati. Questo in quanto tali imposizioni nascono da direttive europee ed hanno l’appoggio di importanti enti relativi alla gestione ambientale come Ispra. Viene poi comunicato che verranno regolamentati i pozzi di soccorso delle cascine, in quanto il loro utilizzo nel momento del bisogno causa sbilanciamenti nella falda che impattano anche la gestione della poca acqua superficiale. «Stiamo facendo il possibile per gestire un contesto in cui le problematiche continuano ad acuirsi – spiega Bullano -. Questo non solo a causa dei cambiamenti climatici ma anche della difficoltà ad interloquire con una realtà gestionale complessa e che lavora su tempi diversi rispetto all’agricoltura. Dobbiamo avere senso di responsabilità, la sfida è difficile ma noi non ci arrendiamo».

COLLI: «DEFLUSSO ECOLOGICO INACCETTABILE»

Camillo Colli, presidente di Est Sesia, prende la parola dal pubblico, continuando a parlare del deflusso ecologico e delle grandi criticità che potrebbe causare in caso di carenza (di seguito il video del suo intervento). «È compito nostro – spiega Colli – far capire al legislatore che questa misura non deve essere attuata così com’è, in quanto causerebbe enormi difficoltà. Deve essere chiaro a tutti che 1 l/s d’acqua tolto a questo deflusso e immesso nei canali permette l’irrigazione di 1 ha di terra. Se si passa, come nell’esempio della traversa di Chivasso citato da Bullano, da 8900 l/s a 27300 l/s, vuol dire che in caso di carenza noi possiamo irrigare 18400 ha in meno. Sommando tutte le derivazioni citate appare chiaro come sia fondamentale far capire al legislatore che questa misura è inaccettabile.

Ispra ha affermato che non ci potranno essere deroghe a queste quote ma noi continueremo ad opporci. Dovremo far pesare l’importanza del settore primario, ancor di più dopo il riconoscimento ottenuto grazie alle educate manifestazioni dell’ultimo mese. Queste, a mio modo di vedere, ci hanno permesso di migliorare la nostra immagine verso l’opinione pubblica». Autore: Ezio Bosso (foto di Margherita Tomatis)

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