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«PREZZO BUONO E RACCOLTO OTTIMALE»

da | 6 Mar 2023 | Uncategorized

PSR

Una buona domanda sul mercato ha portato ad una settimana in cui si sono visti segni positivi diffusi tra i listini (leggi l’ultima analisi).

«PREZZO BUONO E RACCOLTO OTTIMALE»

Analizziamo le impressioni degli agricoltori confrontandoci con Giancarlo Piva, risicoltore di Jolanda di Savoia (FE). «Sono soddisfatto della campagna di commercializzazione fino ad oggi – afferma il risicoltore -. Nella mia azienda ho prodotto come consueto, un’unica varietà di risone appartenente al gruppo Carnaroli. Ho venduto tutto il raccolto entro la fine dell’autunno, ottenendo così la valutazione massima vista finora per questo comparto. Tale cifra mi ha permesso di rientrare nei costi di produzione ed ottenere un discreto margine. Ciò è avvenuto anche grazie ad una gestione attenta nelle spese di produzione. Concimazioni, trattamenti e lavorazioni sono state eseguite con oculatezza nella scorsa campagna. In aggiunta, fortunatamente, non abbiamo avuto carenze idriche tali da compromettere la produzione». (A proposito di concimi, sai la novità?)

«L’ACQUA PER LE RISAIE NON È MAI MANCATA»

«Le risaie di mia gestione sono a circa 40 km dal mare, una distanza che ha permesso di evitare i problemi relativi alla risalita delle acque salmastre. Questo fenomeno ha influito maggiormente sulle coltivazioni di cocomeri localizzate nei territori limitrofi al comune di Mesola. La carenza idrica non ha influito sulle coltivazioni anche grazie alla gestione dei consorzi. A giugno si è deciso che, in caso di carenza, sarebbero stati sacrificati i secondi raccolti e ciò ha evitato sofferenze per il riso. Il risultato è stato, nel mio caso, una produttività addirittura maggiore rispetto alle medie consuete». (Avviso)

«PREOCCUPA LA DISPONIBILITÀ IDRICA MA NON SOLO»

«Per la prossima stagione colturale prevedo di aumentare l’investimento di superficie a riso. Faccio ciò in quanto alcuni terreni necessitano di essere dilavati attraverso la sommersione per mantenere sotto controllo i livelli di acidità e salinità del suolo. Anche qui, chiaramente, nutriamo delle preoccupazioni in merito alla disponibilità d’acqua. Deriviamo tale risorsa da un complesso sistema di canali che afferiscono al bacino del Po. La provenienza di tali acque è molto variegata: è difficile prevedere quale sarà la disponibilità nel momento del bisogno. Dipenderà dagli andamenti in tutti i territori che ci precedono. Lo scarso accumulo nevoso e i bassi livelli dei bacini naturali e artificiali destano preoccupazioni ma credo sia ancora presto per fasciarsi la testa. Oltre a questo problema, credo che anche la scarsa disponibilità di molecole diserbanti in Ue e le richieste di condizionalità in ambito Pac rappresentino due criticità. In questi territori pratichiamo la rotazione, per questo non ne siamo esenti».
Autore: Ezio Bosso.

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