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«I DATI ENTE RISI RISPECCHIANO LA MIA REALTÀ»

da | 12 Gen 2023 | NEWS

Ente Risi

La prima settimana completa di mercato nel 2023 si apre con poche contrattazioni e valutazioni invariate, definite tutte nominali sui listini di Novara e Vercelli (leggi la nostra analisi). La domanda sembra poco propositiva e se richiede merce lo fa spesso a cifre inferiori rispetto al listino. L’offerta non cede a questa tendenza ribassista e si interroga sulle disponibilità pubblicate da Ente Risi a fine novembre, che hanno influito sulla nascita dell’attuale contesto di mercato.

«RACCOLTO -30%, FATTURATO -10%»

Per comprendere al meglio la reale portata dei danni da siccità, di conseguenza del risone perduto rispetto alla disponibilità consueta, abbiamo deciso di parlare con un risicoltore che opera in uno dei comuni più colpiti da tale calamità. Franco Degiuli, agricoltore di Valle Lomellina, nell’analizzare l’annata appena trascorsa afferma: «Nel nostro comune i terreni serviti dai consorzi hanno ricevuto una bagnatura ogni 33 giorni nel pieno dell’estate, chiaramente ciò ha compromesso in modo importantissimo il raccolto. Dove si gestiva acqua “propria” le cose sono andate meglio, potendo effettuare turnazioni più rapide e flessibili. Questo ha reso possibile, utilizzando le idrovore, una bagnatura ogni settimana circa e qui abbiamo ottenuto un raccolto soddisfacente. La mia azienda nel complesso ha subito una perdita del 30% in quanto a produzione. Questo significa che avrò, ai prezzi attuali, un fatturato in calo del 10% circa, che rapportato agli attuali costi di produzione, notoriamente elevati, mi portano ad un bilancio negativo.»

«MI AUGURO UN APPREZZAMENTO DEI LUNGHI B»

«Per questo – continua Degiuli – sono critico riguardo agli attuali livelli di prezzo, in particolare quello dei lunghi B. Tale valore mi auguro possa quantomeno ritornare a 55 €/q lordi, come avvenuto fugacemente ad inizio dicembre. Le altre quotazioni sono tutto sommato soddisfacenti ma, a mio modo di vedere, non possono effettuare passi indietro. Le riserie, ovviamente, provano a spendere meno, forti anche di numeri sul disponibile maggiori del previsto. Noi risicoltori, però, non dobbiamo cedere, mantenendo la merce quantomeno al valore attuale in tutti i comparti e sperando in ulteriori rincari nel prossimo futuro.»

«I DATI ENTE RISI RISPECCHIANO LA MIA REALTÀ»

«Per quanto riguarda i già citati dati pubblicati da Ente Risi, ritengo rispecchino la realtà. Se tutti gli agricoltori che non pesano il raccolto ragionano come me al momento della denuncia, inoltre, è possibile che le quantità immagazzinate siano superiori allo stimato. Nella mia azienda il calo produttivo non è stato superiore alle aspettative e rispecchia quanto affermato dai numeri. Ho registrato, infatti, un calo marcato soprattutto per i lunghi A da risotto, come Barone CL. Al contrario, i lunghi B mi hanno permesso di recuperare in quanto a quantità. Il nuovo riso ibrido “indica” di Sa.Pi.Se. (Ecco975FP), in particolare, si è dimostrato molto performante anche sotto stress idrico. Chiaramente la mia singola esperienza non può rappresentare una prova inconfutabile, ogni azienda fa storia a sé. Basti pensare, ad esempio alla grande influenza che ha l’ente e l’infrastruttura di accesso alla risorsa irrigua, come ho spiegato in apertura.» Autore: Ezio Bosso.

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