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L’OFFERTA LATITA, I LISTINI CRESCONO

da | 20 Apr 2022 | NEWS

Lunghi B

Molti assenti alla riapertura di martedì nelle borse merci di Vercelli e Milano. Il lunedì di Pasquetta, infatti, ha visto la sede novarese chiusa. L’offerta è sempre più latitante. Gli scambi sono stati nuovamente pochissimi, ma i listini hanno continuato a mostrare segni positivi. In alcuni casi si sono dimostrati sorprendenti ed abbastanza dibattuti.

La mattinata vercellese esprime un listino in cui i tipo Ribe e Sole si allineano alle quotazioni già viste lo scorso venerdì a Mortara (70 €/q lordi). Contemporaneamente, mostrano nuovi massimi i gruppi Roma, Baldo, Gloria e S. Andrea, che, con un balzo di +94 €/t netti, raggiungono anch’essi i 70 €/q lordi.  I valori sono stati tutti definiti “nominali” a listino,  ad eccezione di Roma e Baldo per le quali si registrano scambi limitati.

MILANO CONTRO LA SPECULAZIONE

A Milano, nel pomeriggio, viene emesso un bollettino in cui crescono tutte le voci, ad eccezione dei lunghi B (stabili a 50 €/q lordi). Queste, dopo la non quotazione generale di scorsa settimana, tentano di allinearsi con quanto espresso nelle altre sedi senza farlo completamente.  Nel capoluogo lombardo, infatti, si cerca di tutelare l’andamento delle quotazioni del riso bianco (anch’esse in fortissima crescita) dalla speculazione.

ROMA E BALDO DIBATTUTI

I nuovi massimi raggiunti a Vercelli sono stati fonte di dibattito in sala di contrattazione. Non tanto per le voci S. Andrea e Gloria, che hanno semplicemente seguito l’andamento di Roma e Baldo, quanto per quest’ultime. I 70 €/q lordi, che si è deciso di ufficializzare a listino, non sono stati fatti in tutte le compravendite e alcuni esponenti della domanda non si sono dimostrati disposti a spenderli. Vista la grande carenza di offerta, però, sembra che, se non fosse stato in questa seduta, già venerdì avremmo assistito a tale passo avanti per questi gruppi merceologici.

Ora i prossimi comparti in cui ci si aspettano apprezzamenti sono il gruppo Carnaroli, in cui anche i similari vengono ormai pagati 100 €/q, e il gruppo Arborio. Questo ha visto la sua quotazione essere pareggiata da tutti gli altri lunghi A a listino, qualcosa di impensabile viste le migliori caratteristiche merceologiche di tale segmento.

TONDI E MEDI GENERICI NON QUOTATI

La borsa di Milano, come affermato precedentemente, non esprime novità in quanto a valutazioni ma ci segnala la mancata quotazione di Lido e similari e dei tondi generici (denominati “Balilla e Centauro” in questa sede). Questa scelta ci suggerisce come la rimanenza in questi comparti, secondo la sede lombarda, sia pari o inferiore al 5%.

PAROLA AI MEDIATORI: VERCELLI

La mediatrice vercellese Andrea Lazar riassume la seduta. «Aumenti un po’ irragionevoli riguardo ai gruppi Roma e Baldo (rappresentati come sempre sul mercato dalle varietà Barone e Cammeo). Buona parte delle vendite per questi comparti sono state chiuse a 65 €/q, il resto a 70 €/q. Si è deciso di ufficializzare quest’ultima quotazione».

«Meglio si è fatto per il gruppo Carnaroli in cui, nonostante si siano registrate rarissime vendite di varietà similari a 100 €/q e classico a 115 €/q, si è deciso di confermare la quotazione attuale. Gloria e S. Andrea seguono quanto viene adottato per  Roma e Baldo, non avendo quantità disponibili capaci di incidere sulle quotazioni. I tipo Ribe e Sole si allineano alla valutazione espressa venerdì a Mortara. Tra le voci stabili credo che, oltre a Carnaroli, le prossime che segneranno nuovi apprezzamenti sia il gruppo Arborio-Volano. Tuttavia, in un’annata come questa fare previsioni è molto difficile e tutto è possibile».

PAROLA AI MEDIATORI: MILANO

«Dopo una settimana di non quotato per mancanza di scambi e operatori, nonostante il permanere di tale contesto, abbiamo deciso di allineare le valutazioni con quanto espresso nelle altre sedi – spiega il mediatore milanese Stefano Pezzoni -. L’abbiamo fatto, però, con un po’ di cautela, senza raggiungere i massimi registrati negli altri listini, per preservare il mercato del riso lavorato dalla speculazione. Le partite in vendita in questo momenti, infatti, sono poche ma causano rincari sul bollettino molto importanti che stanno creando scompensi anche nei passaggi successivi. Per questi motivi abbiamo deciso di stare un po’ più bassi, cercando di essere un po’ prudenti anche vista l’impennata nel listino del riso bianco». Autore Ezio Bosso.

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