Un marchio europeo anche per il riso di Milano e Lodi. Anche questo prodotto entrer a far parte del disciplinare di produzione della richiesta di marchio Ue – l’Indicazione Geografica Protetta, Igp – Riso Valle del Po. Assieme ai produttori delle aree di Pavia e Mantova per la Lombardia nonch di Vercelli, Alessandria e Novara per il Piemonte, gli imprenditori del milanese e del lodigiano stanno verificando gli ultimi adempimenti, prima del passaggio del dossier al Ministero delle Politiche Agricole e, poi, all’Unione Europea. "Nelle nostre province – spiega Mario Vigo, presidente dell’Unione agricoltori di Milano e Lodi – la realt produttiva particolarmente viva ed efficace, tanto da riunire circa 300 aziende produttrici di riso. Imprese che occupano un territorio di quasi 15.000 ettari – con fortissima prevalenza (12.600) nell’area milanese – per una produzione che si aggira attorno ai 900.000 quintali all’anno ed una media ad ettaro di 60 quintali. Per il 70% si tratta di variet pregiate: dal Carnaroli, all’Arborio; dal Roma al Volano; dal Baldo al Delfino. Aggiunge il produttore Antonio Gabelli: "il 1 gennaio partito un progetto pilota finalizzato alla tracciabilit di tutte le fasi produttive. Al programma hanno dato adesione una quarantina di aziende ma, chiaramente, i risultati verranno diffusi in tutte le realt produttive della nostra Organizzazione visto che la tracciabilit ormai un plus produttivo che, sempre pi, si fa strada per dare valore aggiunto".