Il marchio Riso Italiano trionfa nello scontro con il riso americano. La gran parte delle industrie italiane ha deciso di stampare sulle confezioni il marchio dell’Ente Risi per sottolineare che il prodotto nazionale Ogm free. In pratica si tratta di un’autocertificazione. L’accordo tra produttori e industrie di trasformazione per apporre sulle confezioni il marchio ®Riso italiano¯ pronto per la campagna di raccolta in fase di chiusura e quella di commercializzazione in atto, ha spiegato l’Ente Risi nei giorni scorsi. Dopo la scoperta di 88 casi di riso Ogm ®LL601¯ importato dagli Usa nell’Ue, non autorizzato da Washington e neppure nell’area comunitaria, il rischio di allarme fra i consumatori era elevato. Le analisi avevano accertato 4 presenze anche in Italia, seppur isolate e circoscritte, ma tanto bastato per correre ai ripari. L’Ente Nazionale Risi, che tutela agricoltori e industriali, ha cos stipulato un accordo con una quarantina di riserie (e fra queste le pi note industrie di trasformazione leader del mercato) per adottare il marchio collettivo ®Riso italiano¯. ®Una decisione – dice Piero Garrione, commissario dell’Ente, alla Stampa di Torino – che tutela e garantisce maggiormente il consumatore. Il marchio contraddistinguer il prodotto made in Italy proveniente da coltivazione nazionale di qualit conforme agli standard indicati dalla legge che regola il commercio in Italia indipendentemente che il prodotto sia commercializzato nel nostro Paese o diretto all’estero. Il consumatore potr rintracciarlo sulle confezioni in ogni fase di lavorazione (bianco, parboiled e integrale semigreggio) e sui prodotti a base di riso bianco¯. Una svolta nel settore, proprio perch anche le industrie hanno aderito a loro garanzia. ®Il numero degli utilizzatori potrebbe sembrare esiguo – dice Roberto Magnaghi, direttore dell’Ente Risi – considerando che i trasformatori di riso greggio sono pi di 100. In termini di volume per le cose cambiano radicalmente perch sono presenti i sei pi grandi marchi del settore¯. Praticamente la quasi totalit dell’intera produzione (1.400.000 tonnellate di risone, pari a 850 mila tonnellate di bianco) sar contrassegnata dal marchio, costituito da tre cariossidi di riso schematizzate con i colori della bandiera italiana e la sottoscrizione ®Riso italiano¯. ®Vogliamo incrementare sempre di pi l’utilizzo del marchio – precisa Garrione – per attribuire un valore aggiunto alla nostra risicoltura rendendola sempre pi apprezzabile in Italia e nel mondo. Non si tratta soltanto di concedere un marchio che di propriet dell’Ente Risi: i fruitori dovranno assoggettarsi a ogni pi ampio controllo che decideremo di attuare. Ad ulteriore garanzia dei consumatori l’Ente Risi ha messo in campo una task-force di esperti (nutrizionisti e studiosi) di diverse Universit italiane, i quali stanno prendendo in esame tutte le criticit del problema riso¯.