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RISERIE E CONSUMATORI ABBASSANO I PREZZI

da | 10 Feb 2023 | NEWS

prezzi riso

Domanda e offerta si avvicinano ad un equilibrio ed i listini, nonostante alcune variazioni inattese a Vercelli, sembrano assestarsi sulle quotazioni attuali (leggi l”analisi).

«I PREZZI ELEVATI HANNO INFLUITO SUI CONSUMI»

Analizziamo il momento insieme a Filippo Sussi, risicoltore veronese. «I prezzi attuali li trovo ancora soddisfacenti, in relazione all’aumento nei costi avvenuto e che ci attende nella prossima compagna – afferma l’agricoltore -. La contrazione delle valutazioni vissuta è frutto di un calo delle richieste da parte delle riserie. Questo è consueto nei mesi invernali, dopo le feste natalizie, e, a mio modo di vedere, è stato accentuato anche da una frenata nei consumi. I prezzi elevati raggiunti all’ingrosso e l’aumento nei costi di trasformazione, infatti, hanno portato alla crescita dei listini al dettaglio. Ciò ha influito sulle scelte dei consumatori. Ho notato questo in primis nella vendita diretta della mia azienda, dove il fatturato è stabile ma il numero di unità vendute è calato».

«IL CALO PRODUTTIVO MANTERRÀ I PREZZI ALTI»

«Le disponibilità presso i risicoltori, tuttavia, sono molto ridotte, soprattutto riguardo i risi da interno. Per questo non mi aspetto ulteriori ribassi nelle quotazioni. Ritengo, inoltre, che i livelli attuali, come detto capaci per me di assorbire i costi nonostante gli aumenti, possano diventare un riferimento anche nelle prossime campagne. Abbiamo visto che la superficie investita a riso sarà in calo anche nel prossimo futuro (leggi i risultati del sondaggio Ente Risi) e le previsioni dal punto di vista irriguo non sono le più rosee. La produzione di riso italiano non si prospetta quindi in crescita. Ciò, nonostante l’aumento occorso nelle importazioni, potrebbe permettere alle voci a listino di rimanere sui livelli attuali.»

«LA CARENZA D’ACQUA ACUISCE L’ASSIMILAZIONE DI CADMIO»

«Qui nel veronese, fortunatamente, non abbiamo sofferto carenze idriche tali da compromettere il raccolto. La disponibilità d’acqua, infatti, è stata ridotta ma soddisfacente per tutta la campagna. Grazie a questo, ho potuto gestire l’irrigazione delle camere al meglio, senza provocare stress idrici. In Veneto coltiviamo principalmente Vialone Nano e Carnaroli, varietà storiche che avrebbero subito molto tali difficoltà. Un ulteriore vantaggio apportato da un’irrigazione costante è la riduzione di assimilazione del cadmio, che notoriamente aumenta in condizioni di stress idrico. Le analisi riguardo alla presenza di questo e degli altri metalli pesanti, dunque, non mi spaventano. Ancor meno preoccupazioni le nutro riguardo ai residui di fitofarmaci, dal momento che il prodotto in questione, il triciclazolo, è vietato da tempo». Autore: Ezio Bosso.

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