Mercato sempre ribassista nell’ultima settimana di contrattazioni. Nella seduta più recente, venerdì mattina a Mortara (leggi l’analisi), forti deprezzamenti per i risi da interno ancora quotati.
«CALI PREVEDIBILI»
Le varietà da risotto sono oggi quotate a valori decisamente distanti rispetto ai massimi dell’annata. Questo preoccupa i risicoltori, che tuttavia si aspettavano un assestamento di questo tipo. Testimone di questa posizione è Stefania Buffa, risicoltrice di Robbio (PV). «Sono soddisfatta di come si sia svolta la commercializzazione dei due gruppi varietali, lunghi A e lunghi B, coltivati dalla mia azienda. Ho venduto il prodotto nei mesi scorsi, riuscendo a prendere la media di prezzi più alta per le varietà di riso lungo A. Il mercato degli “indica” si è dimostrato meno apprezzato e più stabile nel corso dell’annata, comunque remunerativo.
Era prevedibile che il forte aumento dei prezzi del nostro risone avrebbe comportato da parte delle riserie una maggior attenzione al prodotto estero. A ciò si aggiunge che la buona disponibilità idrica attuale, se perdurerà fino alla fine della campagna come ormai probabile, determinerà una maggiore produzione nonostante una minor superficie a riso. La prospettiva di avere più riso e il poco acquistato quest’anno, viste le rimanenze nonostante la produttività deficitaria, rendono chiaro che il prezzo si doveva abbassare. I prossimi valori di riferimento saranno dati dal mercato, cioè dal classico domanda e offerta. Speriamo non si verifichi il paradosso di Samuelson: quando l’agricoltore lavora sodo e il buon dio lo aiuta i prezzi crollano».
«NON HO MAI PENSATO DI NON COLTIVARE RISO»
«Per quanto riguarda il nostro caso specifico, l’andamento climatico non ha provocato stravolgimenti nella pianificazione delle semine. Siamo una azienda risicola e come tale, attrezzata sia per la semina in acqua, sia in asciutta. Abbiamo, per passione e per tradizione, sempre preferito la semina in acqua, di conseguenza le piovosità di questi mesi non ha influito molto sull’organizzazione aziendale. Anche prima delle recenti piogge ero convinta a coltivare sempre riso su tutta la superficie. Non credo, infatti, che la risposta alle riduzioni di acqua sia il cambio colturale ma una programmazione e una gestione dei terreni più consapevole in base alla disponibilità idrica. Siamo riusciti a portare a casa il raccolto 2022 nonostante la siccità e la riduzione del 90% di acqua sul 50% della nostra azienda, cosa che dimostra la vocazione del nostro areale. Anche per questo non ho avuto dubbi nello scegliere la coltura del riso». Autore: Ezio Bosso.
Puoi seguirci anche sui social: siamo presenti su facebook, instagram e linkedin. Se vuoi essere informato tempestivamente delle novità, compila il modulo newsletter e whatsapp presente in home page. Se vuoi leggere ricette e notizie sul riso in cucina trovi tutto su http://www.risotto.us e se vuoi comprare dell’ottimo riso in cascina collegati a http://www.bottegadelriso.it
