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QUESTIONE RISO AL G8

da | 17 Giu 2013 | Riso in cucina

"Nessuno pu• chiederci di smantellare un comparto produttivo fondamentale, che da sempre rappresenta una componente indispensabile alla nostra immagine nel mondo". Chi parla cos al Corriere della sera Š Luca Zaia, il ministro all’Agricoltura. Ô il promotore di un documento che l’Italia porter… al prossimo G8. Il contenuto Š presto riassunto: "I dazi agricoli che esistono – spiega il ministro – non possono essere abbassati. Semmai, per certi comparti, vanno rafforzati". Il documento sar… presentato durante il round preliminare del G8 che riunir… i ministri all’Agricoltura degli 8 Grandi a Cison di Valmarino, nel Trevigiano, dal 18 al 20 aprile. La ventata protezionistica che sta investendo tutti i Paesi sviluppati, per l’agroalimentare italiano, secondo Zaia, Š in prospettiva una scelta tra il vivere e il morire: "I prezzi di vendita di certi prodotti, dal riso alla frutta al latte, in molti casi sono ben al di sotto dei nostri costi di produzione". Gli esempi si trovano in alcuni dati forniti dal ministero all’Agricoltura. Il riso tailandese, senza i dazi, costa meno della met… di quello nazionale. La carne argentina, poco pi— di un sesto di quella nostrana. Una filiera gi… a rischio Š quella del latte: "Quello romeno – osserva Zaia – costa poco pi— della met… di quello nazionale. Se non lo tutelassimo, sarebbe tra l’altro la fine delle 24 dop del formaggio e sei miliardi di euro se ne andrebbero in fumo". La concorrenza agricola, secondo Zaia, lascia soltanto due strade ai produttori locali: "La prima, che Š anche la pi— probabile, Š la chiusura delle nostre aziende agricole: certe sperequazioni semplicemente non sono sostenibili. La seconda Š una continua rincorsa al taglio dei costi. Che inevitabilmente porter… qualcuno a pensare che la qualit… possa passare in secondo piano". Un fatto che Zaia giudica "semplicemente suicida, visto che l’agroalimentare italiano Š ai vertici del pianeta". Un’eccellenza riassunta dai numeri: 4.500 prodotti tipici, 176 tra dop e Igp, oltre 500 vini a denominazione di origine. Eppure, parallelamente all’appello al "Buy american" di Barack Obama, si sono sentite vigorose prese di posizione in senso contrario, ammonimenti contro la miopia del protezionismo: "Io ho una formazione liberale – precisa Zaia – ma quel che ha detto Obama mi Š parso un raggio di sole. Un contesto globalizzato Š ben diverso da quello in cui scriveva Adam Smith. L’arretratezza produttiva e di legislazione sociale e ambientale non pu• diventare un fattore competitivo: Š soltanto concorrenza sleale". Secondo il ministro, il documento italiano ha ottime possibilit… di essere sottoscritto: "I miei colleghi europei non avranno alcuna difficolt…: si trovano tutti in una situazione simile e pensano tutti le stesse cose". Il ministro torna al punto da cui era partito: "In Italia la tutela dell’agricoltura ha un valore che altrove non esiste. Noi non vendiamo prodotti, vendiamo territori, terroir come dicono i francesi. Le nostre produzioni rilanciano un’immagine dell’Italia preziosissima, ben al di l… del fatto alimentare. Pensiamo al Brunello e a una certa idea di Toscana. Esiste una forte spinta alla globalizzazione anonima, al vino bianco o rosso. Se passasse, costerebbe agli italiani pi— che a chiunque altro

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