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PREZZI TONDEGGIANTI

da | 3 Nov 2021 | NEWS

Selenio

Dominano gli aumenti, con una tendenza euforica generalizzata su tutte le Borse merci, benché i diffusi rialzi a listino costituiscano in gran parte un adeguamento dei prezzi, piuttosto che nuovi aumenti.

In particolare, sulla piazza di Vercelli, il mercato si presenta molto dinamico: in crescita Balilla e similari (+7) e Sole CL (+7), entrambi attestantisi a 411 – 430 €/tonnellata. Stabile il Selenio, dopo l’impennata delle scorse settimane, a 510 – 530 €/tonnellata. Ricalca la situazione del Selenio anche il Tipo Ribe, stabile a 365 – 384 €/tonnellata. Cresce (+10) Loto e similari, raggiungendo quota 414 – 433 €/tonnellata, esattamente come Augusto che cresce anch’esso (+10); nessuna variazione per Sant’Andrea similari che restano fissi a 410 – 430 €/tonnellata, per Roma e similari, stabili a 365 – 380 €/tonnellata e per Baldo e similari, stabili a 346 – 365 €/tonnellata. Impennata, invece, per Arborio e Volano che raggiungono entrambi quota 480 €/tonnellata, segnando un aumento di +48 €/tonnellata. Diversa la situazione di Carnaroli e similari che, benché restino la varietà con quotazioni più alte a listino (525 – 576 €/tonnellata), crescono di +23 €/tonnellata solo nel prezzo massimo. Aumenti anche per il Lungo B (+14) che tocca quota 380 €/tonnellata.

Questo il commento del mediatore Adelio Grassi: «Settimana che ha riproposto, come ormai avviene da diverse settimane, un susseguirsi di sedute euforiche su tutte le piazze. Da sottolineare le quotazioni dei Tondi, che hanno raggiunto 45 € ivati, e del Selenio, che si conferma a 55 € ivati. I Lunghi A da Parboiled, seppur con pagamenti molto lunghi, hanno raggiunto i 45 € ivati. Il Sant’Andrea si fissa invece a 45 € ivati e si rileva un importante balzo in avanti per Volano e CL388 che raggiungono i 50 € ivati e per il Carnaroli che raggiunge i 60 euro ivati».

Commenta così la mediatrice Andreea Lazar: «Più voci che affari. Oggi indica 40, lungo A a  41/42 euro eccetto le varietà preggate per le quali si arriva ai 45euro, crono a 45, tondi 45euro tutti eccetto selenio 55euro ( similari Selenio Fortunato/Cerere etc 50euro), barone 40, cammeo 40, s.Andrea 43/45,  Carnaroli 58/60, Caravaggio 55 anche più iva, similari 53/55, volano 50 (più Iva non consuetudinale) e cl 388 a 50euro. Nella speranza che il mercato si possa stabilizzare, attendiamo. I prezzi che segno non sempre riflettano il listino ma sicuramente sono esatti secondo le vendite fatte nelle ultime 24 ore».

Prezzi e mercati

Come si legge nel report settimanale della Granaria di Milano, ad eccezione di singoli comparti, il segno dominante è quello dell’aumento. Nei sottoprodotti della lavorazione del riso, si rilevano aumenti diffusi, al pari di quanto registrato per la maggior parte dei risoni con riflessi sulle variazioni dei risi lavorati. Salgono i prezzi di tutto il comparto biologico, in cui entrano in quotazione tutti i risoni. Più sostenuta e generalizzata la crescita delle quotazioni dei risi lavorati. La necessità da parte delle riserie di ritirare immediatamente quanto acquistato in semina o da acquistare per le coperture fino a dicembre ed il lento afflusso di prodotto, in parte derivato dalla ritardata maturazione del riso, in parte a evidente poca propensione alla vendita dei produttori.

Secondo l’analisi dell’Ente Risi sono 340.918 le tonnellate di risone finora trasferite: in particolare, risultano trasferite nella settimana 14.457 tonnellate di Tondo, 881 tonnellate di Medio, 18.904 tonnellate di Lungo A e 9.416 tonnellate di Lungo B. Per quanto riguarda le varietà da interno i trasferimenti ammontano a 13.189 tonnellate, mentre per le varietà export sono state trasferite nel corso della settimana 5.759 tonnellate. I trasferimenti di Indica ammontano a 9.416 tonnellate. Sono in calo rispetto allo stesso periodo della scorsa campagna i trasferimenti di Tondo che ammontano 73.960 tonnellate contro le 84.234 tonnellate del 3 novembre 2020; in crescita, invece, i trasferimenti dei Medi a 10.441 tonnellate contro le 8.313 dello scorso anno; in leggero calo anche i trasferimenti del Lungo A, a 131.883 tonnellate contro le 140.9872 della scorsa campagna; in aumento, invece, i trasferimenti del Lungo B che si attestano a 93.544 tonnellate contro le 78.075 tonnellate dello scorso anno.

Gli scambi sul mercato interno si dimostrano estremamente vivaci. Eppure, i cospicui trasferimenti di ottobre non hanno ottenuto l’effetto calmierante che alcuni preventivavano. Ormai quasi tutte le varietà si sono quotate a listino e, di conseguenza, la domanda tocca ora tutte le tipologie, aumentando la richiesta, benché questa non risulti compensata dall’offerta. A livello di prezzi si rilevano pressioni per ulteriori aumenti contrapposte, però, ad un andamento negativo dei consumi ed a un mercato in sofferenza per una possibile inflazione imminente.

Sui mercati internazionali risultano tutte in calo le varietà Pakistan 5% (- 7 dollari, a 358 dollari/t), Vietnam 5% (- 5 dollari, a 435 dollari/t), India 5% (- 5 dollari, a 360 dollari/t), Pakistan 25% (- 2 dollari, a 333 dollari/t) e Thai 100%B (- 1 dollaro, a 395 dollari/t), a riprova della tendenza ribassista già evidenziata la scorsa settimana. Autore: Milena Zarbà

 

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