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PIU’ DI 200 MILA ETTARI DI RISO

da | 19 Giu 2023 | NEWS

mercati riso

Quotazioni crollate nelle ultime settimane sul mercato del risone. Tale tendenza non sembra ancora volersi fermare, vista la continua assenza di richiesta da parte dell’industria. Vedremo domani se si proseguirà su questa falsa riga, come accaduto venerdì (leggi), o se ci sarà un freno ai cali.

«FORZARE LA VENDITA HA SPINTO IN CALO I LISTINI»

Nell’attesa ci confrontiamo con Giovanni Daghetta, risicoltore di Robbio (PV). «I prezzi, a seguito della minor produzione ottenuta , si sono attestati su valori decisamente elevati, più di quanto ci si aspettasse. Questo ha sicuramente condizionato le vendite, sia verso i mercati esteri, sia relativamente al consumo interno. Oggi ci troviamo a fare i conti con questi accadimenti, avendo diversi stock di merce ancora disponibili ed un calo della domanda da parte dell’industria. Le riserie infatti stanno anche cercando di cavalcare l’ondata al ribasso di un mercato alla ricerca di un nuovo equilibrio. Per farlo stanno procrastinando un po’ le vendite, anche se, nonostante sembri che gli scambi siano sempre minimi, anche in questi periodi si sono conclusi affari.

Questo è anche dovuto al comportamento dei risicoltori, che forzano la vendita nonostante l’assenza di domanda quando decidono di mettere sul mercato della merce. Tale dinamica è una spinta per la rapida discesa nelle quotazioni che stiamo riscontrando nelle borse merci. In questo momento è semplice per le riserie offrire al ribasso per partite di risone che un risicoltore decide di vendere forzatamente senza che queste siano richieste. Ciò gli permette anche di mantenere la domanda quasi nulla, facendo comunque acquisti senza doversi esporre. Grazie a questi scambi, nonostante diverse sedute di mercato senza domanda, abbiamo oggi una rimanenza poco più elevata rispetto a 2 anni fa. Nei tre anni che vengono proposti come confronto all’attuale, questo era il dato più alto ma si finì comunque il risone a magazzino prima del raccolto, come penso accada anche quest’anno».

«NEL 2023 208.000 ETTARI A RISO»

«Per quanto riguarda la dichiarazione di superficie, l’ultima proiezione che abbiamo fatto in Ente Nazionale Risi  si attesta a 208.000 ha a riso per la campagna 2023 in Italia. Non si tratta ancora di un dato ufficiale ma non dovrebbe essere molto distante dalla realtà. Se così fosse significherebbe un calo di 10.000 ha rispetto alla scorsa annata, come previsto dall’ultimo sondaggio pubblicato dall’Ente. Bisognerà poi valutare l’andamento nei singoli comparti per meglio comprendere quali potranno essere i nuovi equilibri di mercato.

Certo che i recenti mesi hanno permesso a chi si fosse lasciata aperta la strada delle risicoltura di sceglierla ancora una volta. Anche nel mio caso specifico è accaduto questo. Avevo destinato parte della superficie a colture invernali pensando di vedere in base alla disponibilità idrica quando trinciare, per poi seminare riso se fosse stato possibile. La buona piovosità mi ha permesso di farlo, tanto che in questa annata avrò più superficie a riso rispetto alla scorsa. Ho potuto anche seminare in sommersione, riuscendo così anche ad ottenere il contributo reso disponibile per chi adottava tale pratica dal Psr della Lombardia». Autore: Ezio Bosso.

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