Nella giornata di ieri hanno riaperto i battenti le borse di Vercelli e Milano, dopo aver saltato la seduta della scorsa settimana.
DOMANDA ASSENTE
Il listino proposto in mattinata nella sede piemontese riporta solo gli allineamenti delle voci Omega e Sole al valore di Terra, 60 €/q lordi. Tale valutazione era già stata registrata nelle sedi lombarde di Milano e Mortara in precedenza (leggi l’ultima analisi). Queste variazioni non sono dunque una novità. Nel pomeriggio la seduta di Milano, essendo già allineata ai valori vercellesi, propone un listino totalmente privo di variazioni. In borsa merci la domanda sembra quasi del tutto disinteressata all’acquisto. Ne risulta che il numero di contrattazioni secondo quanto riferito dagli operatori rimane minimo, come dimostrato anche dalle molte voci nominali presenti nel listino di Vercelli.
Gli unici risi privi di tale dicitura sono i lunghi A dei gruppi Roma (Barone), Baldo (Cammeo), S.Andrea e Gloria, sempre stabili a 90 €/q lordi, ed i tondi per i quali si è registrata la variazione. Questo suggerisce che per tali comparti gli scambi sono stati qualcuno in più, pur essendo anche qui minori rispetto al solito. Si deduce, inoltre, che il prezzo a listino rimane ufficialmente il riferimento per le compravendite di questi risoni. Nel dettaglio gli operatori riferiscono che sono Omega e Cammeo le varietà un po’ più richieste sul mercato.
QUOTAZIONI IN BILICO
Nonostante l’assenza di nuove variazioni anche in questa seduta sono molti i mediatori ad affermare pubblicamente che le offerte economiche per alcuni risi sono inferiori a quanto proposto a listino. In particolare sono i lunghi A da parboiled e i tondi di pregio (Centauro e Selenio) a registrare domanda pressoché nulla e proposte economiche inferiori di 5 €/q rispetto alla quotazione attuale. Ciò significa che per i primi il prezzo proposto dell’industria per le partite messe sul mercato dai risicoltori è di 70 €/q lordi, mentre per i secondi è di 65 €/q lordi. Anche in tutti gli altri comparti non ancora citati, ossia i lunghi A da risotto (gruppi Carnaroli e Arborio) e i lunghi B, si registra una richiesta quasi nulla dalle riserie.
Quando un risicoltore decide di proporre sul mercato partite di questi risoni non è immediato ottenere un prezzo in linea con la quotazione a listino. In alcuni casi però questo viene ancora proposto. Non vi sono dunque chiare avvisaglie di possibili cali nel prossimo futuro. Anche in questo caso, tuttavia, la scarsa domanda potrebbe influire negativamente. Infine risulta ormai pressoché introvabile Vialone Nano sul mercato. La scarsità di merce è tale che anche in un momento di domanda minima le trattative concluse per l’acquisto di questo risone hanno fatto registrare prezzi maggiori di quelli oggi a listino. 150 €/q lordi sembra ormai il prezzo minimo di riferimento per questa varietà. Come già affermato in passato, però, all’atto pratico ogni contrattazione ha una storia propria nel contesto attuale. Autore: Ezio Bosso.
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