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LA LOMELLINA AFFOGA

da | 12 Nov 2014 | NEWS

Coldiretti

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Il maltempo colpisce duramente in Lomellina, al confine tra le province di Pavia e quella di Vercelli. Lo riferisce la Coldiretti. Nella giornata di oggi il Sesia è esondato a Palestro, al confine tra Lombardia e Piemonte. «Molti campi coltivati sono sommersi da almeno un metro d’acqua – spiega Felice Iato, agricoltore di Palestro e socio di Coldiretti Pavia – La cascina San Pietro è isolata,  la strada che la raggiunge è allagata e chiusa al traffico». Disagi anche per alcune case di campagna, ma per il momento le autorità non segnalano problemi agli abitanti. «Questa è zona di riso, ma ora in campo non ci sono colture. Gli unici problemi potrebbero averli i pioppeti», spiega ancora l’agricoltore lomellino, che è anche presidente del consorzio irriguo Oltrelago che dà acqua a 2.500 pertiche nelle campagne di Palestro. «Ma ai terreni e ai cavi irrigui l’acqua ha sicuramente causato dei danni, che potremo valutare soltanto quando la piena si sarà ritirata».  Oltre al Sesia, i tecnici di Coldiretti Pavia monitorano da vicino anche il Ticino. Per tutta la giornata, infatti, al Ponte Vecchio di Pavia il fiume è cresciuto costantemente al ritmo di 4 cm l’ora. Poco prima delle 17, quando si è svolto il secondo vertice in Prefettura per fare il punto della situazione, il fiume faceva segnare +1,70 cm sullo zero idrometrico, a pochi centimetri dal primo stato di pre-allerta (che scatta a +1,80). I tecnici prevedono che l’ondata di piena dovrebbe arrivare nella notte tra mercoledì e giovedì oppure nella mattinata di giovedì, ma molto dipenderà anche dalla capacità del Po di continuare a ricevere le acque del Ticino alla confluenza del Ponte della Becca. Anche qui la situazione è tenuta sotto stretto monitoraggio dopo che nel pomeriggio di oggi la protezione civile della Regione Lombardia ha diramato la «criticità moderata per rischio idraulico localizzato sul fiume Po» anche per la provincia di Pavia (oltre che per Cremona e Mantova). Stamattina invece è stato chiuso al traffico il Ponte di Barche, a Bereguardo. Pochi chilometri più a monte, a Motta Visconti in provincia di Milano ma al confine con quella di Pavia, il Ticino ha allagato la riserva dei Geraci. Dal Consorzio del Ticino fanno sapere che «il deflusso dallo sbarramento della Miorina completamente abbattuto avviene tutt’ora secondo il regime naturale», e che «il modello sperimentale di monitoraggio disponibile presso questo Consorzio prevede che il lago Maggiore raggiunga nella notte del 13 novembre un livello stimato tra +3,40 e +3,80 m sullo zero idrometrico di Sesto Calende». Un livello di piena simile si è già verificato negli anni 1951, 1977, 1979, 1981, 1983 e 2002. (12.11.14)

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