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«IL RISO SI PUÒ IRRIGARE A GOCCIA»

goccia
Coltivare riso con l’irrigazione a goccia si può, almeno in Portogallo: lo ha dimostrato la sperimentazione effettuata nei campi dimostrativi di Agroglobal, a Santarém. Infatti i risultati confermano che questa tecnologia di irrigazione rende praticabile la produzione di riso in nuove aree agricole, al di fuori dei tradizionali bacini di produzione. Gli effetti sono duplici.  Allo stesso tempo si ha una migliore gestione delle malerbe, il principale fattore biotico responsabile della perdita di resa. Il riso, in questo caso, appare quindi come una buona alternativa da integrare alla rotazione delle colture agricole annuali. LEGGI L’ARTICOLO 

LA SFIDA DELL’IRRIGAZIONE A GOCCIA

Dopo il successo della prima sperimentazione di produzione di riso con irrigazione a goccia, nel 2022, a Pancas, nel comune di Benavente, Magos Is, Rivulis, Terra Pro. I nuovi partner in questa sperimentazione, Basf e Adp Fertilizandos, hanno accettato la sfida. Sfida  lanciata dall’Organizzazione Agroglobal. Qui si vuole testare nuovi metodi e tecniche di produzione del riso nei campi della fiera con l’obiettivo di rendere la coltura più redditizia e sostenibile.

DETTAGLI DELL’IMPIANTO

L’irrigazione del riso si effettua con il nastro T-Tape 508 20 500 del produttore Rivulis. C’è una distanza di 20 cm tra i gocciolatori, una portata di 1 L/ora e una distanza di 75 cm tra le linee di irrigazione. Il riso seminato nella sperimentazione è la varietà PVL136IT, riso lungo B, con tecnologia Provisia di Basf. Quest’ultimo rende le piante di riso resistenti all’azione degli erbicidi utilizzati per il controllo delle infestanti.

Il consorzio di aziende è unanime nel ritenere che i risultati preliminari della sperimentazione siano promettenti. Pertanto, sembra praticabile una soluzione futura alternativa per la coltivazione del riso.

IL COMMENTO DELlL’AD DI MAGOS

«Abbiamo ottenuto un buon sviluppo vegetativo delle piante e un controllo delle erbe infestanti. Pertanto, siamo giunti alla conclusione che questo nuovo modo di coltivare il riso può essere un’ottima alternativa alla rotazione. I produttori hanno posto diverse domande. Alcuni di loro sono disponibili a testare questa soluzione nelle loro aziende agricole. Siamo molto soddisfatti», afferma João Dotti, amministratore delegato di Magos Irrigation Systems, la società responsabile dell’installazione del sistema di irrigazione in prova. L’AD sottolinea l’interesse dimostrato da oltre un centinaio di agricoltori e tecnici presenti alla giornata dimostrativa tenuta lo scorso 6 settembre.

L’ESPERIENZA IN ISRAELE

Per Nuno Sanches, Key Account Manager di Rivulis, azienda israeliana che produce attrezzature per l’irrigazione, il test effettuato su un terreno dove si coltivava comunemente il mais, «è la prova che è possibile produrre riso praticamente in tutte le aree e senza bisogno di livellare il terreno. Per me e per i produttori è chiaramente una soluzione per il futuro».

Orivárzea, azienda che produce 3.700 ettari di riso a Lezíria Ribatejana, è stata una delle realtà presenti alla giornata campale, dimostrandosi molto ricettiva a questo nuovo metodo di produzione: «Migliorare la produzione di riso nel paese e , in particolare, la gestione dell’acqua è fondamentale. Nel caso di questa sperimentazione, ora dobbiamo conoscere esattamente la produttività, il consumo di acqua e la redditività economica della coltura, ma è un’ottima alternativa ed è già stato più che dimostrato che funziona», ha sottolineato António Madaleno, amministratore esecutivo di Orivárzea.

SEMINE A FILA IN OLTRE IL 70% DEL TERRITORIO

Anche Vítor Rouxinol, produttore di 270 ettari di riso a Coruche e Benavente, è ottimista e crede che questa soluzione potrebbe diventare realtà a breve termine : «Sono 3 anni che innovo il sistema di coltivazione, utilizzando la semina in fila 70% del territorio. La soluzione che presento qui oggi è un’evoluzione di quanto già faccio e ci permetterà di rivoluzionare la coltivazione del riso dal punto di vista ecologico, poiché ci permette non solo di risparmiare acqua ma anche di controllare meglio le erbe infestanti».

La sperimentazione del riso con irrigazione a goccia presso Agroglobal, su un terreno di 2 ettari, è prevista per il raccolto di ottobre, data in cui verranno diffusi i risultati della sperimentazione.

Il Portogallo è il più grande consumatore di riso nell’Unione Europea. Ogni portoghese consuma in media più di 16 chilogrammi di riso all’anno, secondo i dati dell’Associazione Nazionale delle Industrie del Riso. In Portogallo, il riso occupa circa 30.000 ettari all’anno. Inoltre, la produzione di questo cereale è l’unica in cui il Paese ha un tasso di autoapprovvigionamento pari a circa il 70%. Tuttavia, negli ultimi anni, il settore risicolo portoghese ha dovuto affrontare diverse sfide, come la scarsità d’acqua e le erbe infestanti, problematiche a cui i produttori stanno cercando di rispondere testando nuove strategie. (Nella foto grande, l’esperimento portoghese. Credit: Voz do Campo.

 

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