Sulle tavole degli italiani cereali, frutta e verdura sono sempre pi sicuri. Lo conferma il dato emerso dal confronto dei risultati dei controlli sui residui di agrofarmaci effettuati dalle istituzioni pubbliche, enti privati e associazioni di consumatori che si occupano di sicurezza alimentare. Se ne parlato a Roma per iniziativa di Agrofarma, l’associazione delle imprese produttrici di agrofarmaci. Il segmento del riso si comportato benissimo: oltre il 77% dei campioni del suo gruppo risultato esente da residui. Per la precisione, di cereali, vino e oli sono stati analizzati 921 campioni, di cui solo 17 sono risultati non regolamentari (1,8%). Sono state ricercate in media per ogni campione di cereali, oli e vino rispettivamente 55, 47 e 44 sostanze attive. I campioni privi di residui sono stati 715 (77,6%). Il numero di campioni con residuo entro i limiti legali stato inoltre di 189 (20,5%). Ma vediamo cosa succede nell’universo pi ampio del cibo di origine agricola. Secondo i dati ufficiali, la quasi totalit delle produzioni di frutta e verdura commercializzate in Italia rispetta i limiti di legge (dal 97 al 98% dei campioni sono entro i limiti di legge), ben oltre la met addirittura assolutamente priva di residui (dal 64% al 67%) e solo una minima parte presenta residui di agrofarmaci oltre i limiti di legge (tra l’1.5 e il 3% dei campioni), ma sempre a dosi da 100 a 10.000 volte inferiori a quelle potenzialmente in grado di creare problemi per la salute dei consumatori. I valori dei prodotti fuori legge proiettano Italia al secondo posto in Europa con solo 1,6% di campioni non a norma a ridosso dell’Inghilterra 0,8% e prima di Grecia e Danimarca rispettivamente con il 2,3% e 3%.