E’ stata un’annata strana, sotto il profilo del brusone. L’infezione è stata più annunciata che verificata, anche se poi i segni si sono visti in campo e il raccolto non esaltante potrebbe essere una conseguenza anche (non solo, ma anche) di questo problema. Che riguarda sia le varietà da interno sensibili e quelle medio resistenti, visto che le varietà realmente resistenti sono poche. Secondo il tecnico di Cariso Vincenzo Antonino, molti dei problemi con la Pyricularia iniziano al momento di concimare, perché, come ci spiega in questa videointervista, i risicoltori italiani «utilizzano oltre 150 unità di azoto per ettaro mentre dovrebbero fermarsi a 90 secondo il genotipo e scendere nel caso del Carnaroli, ad esempio, a quota 70/80. Inoltre, bisogna sempre proteggere i risi sensibili ed evitare di seminarli fitti, perché in quel modo si creano le condizioni ottimali per l’infezione».
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