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LA DOMANDA POTREBBE CRESCERE

da | 16 Feb 2024 | NEWS

Lunghi B

La settimana di mercato si chiude con una domanda che continua a crescere ma lentamente ed in modo disomogeneo, come avvenuto nelle sedute precedenti (leggi). Il listino emesso dalla commissione prezzi riunitasi alla borsa merci di Mortara mostra due nuove variazioni.

RISI DA RISOTTO SEMPRE IN DIFFICOLTÀ

Entrambi i cali sono relativi al gruppo Carnaroli e portano le quotazioni di Classico e similari maggiormente In linea con le offerte economiche già registrate in precedenza. Il primo si porta a 60 €/q lordi, prezzo pari a quanto registrato nei pochi scambi che interessano questa varietà, poco disponibile ma cercata dalla nicchia di trasformatori a cui è legata. I similari scendono a 52 €/q lordi, una valutazione ancora leggermente al di sopra del reale prezzo allo scambio, nella maggioranza dei casi pari a 50 €/q lordi. Per questi risi la disponibilità rasta abbondante e la domanda stenta a riprendersi.

Situazione analoga per i gruppi Arborio e Roma, destinati allo stesso segmento di mercato. Le riserie non richiedono questi gruppi varietali ai produttori e allo scambio difficilmente si superano i 55 €/q lordi. Per il gruppo Arborio risulta ancora possibile qualche affare a 58 €/q lordi, quotazione a listino. Per tutte le altre varietà classificate come da interno nei documenti proposti da Ente Risi, gruppi Baldo, S. Andrea e Vialone Nano, rimane buona la richiesta e riconosciute le valutazioni ufficiali. La difficoltà in questi comparti risiede nel trovare merce da acquistare per i compratori, essendo stato comprato quasi tutto il risone disponibile.

MAGGIORI CONTROLLI PER IL RISO DAL PAKISTAN

I lunghi B continuano ad essere i risi con maggior mercato ma l’offerta, pur trattenendosi, non riesce ad ottenere i 50 €/q lordi che in molti vorrebbero come prezzo di vendita. Per il momento si resta a 48 €/q lordi ma il contesto sembra propendere sempre più verso un possibile apprezzamento. La disponibilità trasferibile è ormai minore del 50% e le importazioni rimangono deficitarie rispetto agli anni passati. Il Pakistan, principale importatore in Italia in questa campagna, inoltre, pare possa avere maggiori difficoltà nel vendere in Ue. Ciò alla luce della presenza in crescita di residui di agrofarmaci non autorizzati nel risone che proviene da questo Paese, come sottolineato da Enrico Losi in un recente articolo, che porta le autorità ad inasprire i controlli.

CRESCE L’EXPORT DI LUNGHI A DOMANDA

Notizie positive anche per i lunghi A da export/parboiled, per i quali la domanda sembra essersi ripresa alle cifre attuali. I prezzi di riferimento oscillano tra i 50 €/q lordi per gran parte delle varietà e i 53-55 €/q lordi per i più pregiati. A questi valori, considerando gli attuali prezzi internazionali, il collocamento nei paesi esteri, tipico per il comparto, sembra abbastanza agevole. i dati pubblicati in settimana da Ente Risi propongono un incremento del 14% per l’export di lunghi A rispetto a un anno fa. In ripresa anche la domanda per i tondi generici a 45 €/q lordi per le varietà con meno mercato e 50 €/q lordi per le più apprezzate. Rimane ottima la richiesta per il segmento di mercato del riso “da sushi”, con Selenio e Centauro richiesti rispettivamente a 55 e 50 €/q lordi.Autore: Ezio Bosso

 

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