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DOMANDA E OFFERTA SI STUDIANO

da | 21 Nov 2023 | NEWS

Listini fermi e domanda maggiormente riflessiva caratterizzano i mercati di questo inizio di settimana. Le quotazioni ripercorrono quanto registrato nelle sedute precedenti (leggi l’ultima analisi), senza alcun movimento nei bollettini eccetto gli allineamenti, parziali, di Novara alle altre sedi.

QUOTAZIONI ATTUALI POSSIBILE RIFERIMENTO DELLA CAMPAGNA

Dopo il periodo di apprezzamento vissuto fino all’inizio della scorsa settimana, sembra siamo giunti ad una fase di assestamento dei listini. Fin dalle prime analisi di mercato avevamo previsto questo andamento per la campagna in corso. Ciò alla luce di un raccolto maggiormente in linea con la consuetudine rispetto quanto accaduto nella passata stagione. Per questo era difficile attendersi una crescita vertiginosa come avvenuto nell’autunno 2022, prima del periodo natalizio storicamente poco propositivo per il mercato del risone. La notizia positiva di giornata è che i listini non mostrano alcun segno negativo e nessuna dicitura nominale. Questi elementi suggeriscono equilibrio tra domanda ed offerta, nonostante la maggiore riflessività della prima.

Il presidente di Airi, Mario Francese, ha affermato ai nostri microfoni (vedi l’intervista esclusiva) di augurarsi che i prezzi attuali siano i livelli top per la campagna in corso. Tali valori, ha aggiunto il noto manager, dovrebbero consentire un collocamento esente da problematiche per il riso italiano. Le quotazioni odierne, dunque, potrebbero divenire il riferimento per l’annata. A meno che non vi siano squilibri inattesi nel rapporto tra le parti o nel contesto di mercato internazionale.

LA SITUAZIONE NEI SINGOLI COMPARTI

Parlando dei singoli comparti, i lunghi B sono attualmente poco richiesti dopo l’apprezzamento di settimana scorsa. 50 €/q lordi (valutazione oggi a listino su Milano e Mortara) sono stati proposti dall’industria con pagamenti lunghi nelle sedute precedenti. Oggi i 48 €/q lordi ufficializzati lunedì a Novara sembrano il riferimento più realistico. Riguardo ai lunghi A da parboiled si confermano i 60 €/q lordi su tutti i listini come valore massimo, non corrisposto automaticamente dalle riserie per tutte le varietà del gruppo merceologico e con domanda in calo. Situazione difficile da leggere riguardo ai tondi, come si evince dal mancato allineamento di Novara con gli altri listini. Questa discrepanza è dovuta ad un contesto da verificare nelle prossime sedute.

Nel mercato interno mancano i dati ufficiali sul raccolto per riuscire ad inquadrare al meglio la campagna da ambo le parti. In questo momento si rincorrono voci di 70 €/q lordi per Carnaroli Classico e 65 €/q lordi per gran parte dei similari, tuttavia non ancora ufficializzate. Stabile il gruppo Roma a 65 €/q lordi con buona richiesta. Per il gruppo Arborio i produttori vorrebbero raggiungere i 70 €/q lordi, fatti in qualche caso sporadico secondo quanto riferito pubblicamente da Paolo Ghisoni, ma il prezzo più congeniale agli scambi rimane 65 €/q lordi. Sempre a 80 €/q lordi i gruppi Baldo e S. Andrea, nonostante quest’ultimo resti a 75 €/q lordi sul listino di Vercelli. Autore: Ezio Bosso.

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