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CREDITO 4.0 PER TRATTRICI E CARRI-BOTTE

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Alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi indicati nell’allegato A annesso alla legge n. 232/2016, a decorrere dal 1 gennaio 2022 il credito 4.0 è riconosciuto:

  • nella misura del 40 per cento del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • nella misura del 20 per cento del costo, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro;
  • nella misura del 10 per cento del costo, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni.

A partire dal 2023 invece sulla base delle attuali disposizioni, il credito d’imposta sarà determinato con percentuali sensibilmente minori.

CREDITO 4.0: COME USARLO?

Il credito d’imposta 4.0 è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel modello F24, per il pagamento di imposte e contributi, in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dall’anno in cui è intervenuta l’interconnessione 4.0 per gli investimenti in beni di cui agli allegati A e B della legge n. 232/2016.

CREDITO 4.0: SERVE LA PERIZIA ASSEVERATA

Le imprese che effettuano investimenti da credito 4.0, sono tenute a predisporre una perizia asseverata. La perizia è rilasciata da un ingegnere o un perito industriale. Un’alterativa è attestato di conformità (rilasciato da un ente di certificazione accreditato), da cui risulti che i beni possiedono specifiche caratteristiche tecniche oltre all’interconnessione all’azienda. Qualora il costo unitario dei beni sia pari o inferiore a € 300 mila, la perizia può essere sostituita da una dichiarazione resa dal legale rappresentante. Secondo l’Agenzia delle Entrate (risposta all’interpello n. 265 del 19 aprile 2021), se dotati di sistemi idonei per l’interconnessione con il sistema aziendale anche le trattrici agricole e i carri-botte possono rientrare tra i beni di cui all’allegato A della legge n. 232/2016.

Ad avviso della società istante, i beni oggetto d’investimento sono riconducibili al citato allegato A, nella voce riguardante le “macchine, anche motrici e operatrici, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, AGV e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi”.

Si evidenzia che i beni da credito 4.0 devono soddisfare i seguenti requisiti:

(i) Controllo funzioni macchina, guida satellitare, documentazione agronomica;
(ii) Interconnessione ai sistemi informatici aziendali;
(iii) Integrazione automatizzata con possibilità di controllo in tempo reale;
(iv) Interfaccia tra uomo e macchina semplice e intuitiva;
(v) interconnessione e programmazione con possibilità della macchina di inviare dati e di riceverne da un programma esterno alla macchina”.

INTERCONNESSIONE E INTEGRAZIONE

L’interconnessione e l’integrazione si ritengono soddisfatte attraverso la guida automatica/semiautomatica. Per questa caratteristica devono essere rispettate le precisazioni contenute nella Circolare MISE 177355 del 23/05/2018 nella quale è stato chiarito che i requisiti di interconnessione e di integrazione per le ‘macchine mobili’ di cui al punto 11 possono essere soddisfatti “mediante la guida automatica o semiautomatica qualora i sistemi di guida siano in grado di controllare almeno una funzione di spostamento: ad esempio, sterzata, velocità, arresto”. Quindi non soddisfano detta caratteristica quei sistemi che possono inibire solo l’accensione o lo spegnimento del mezzo.

Il carro botte, lo scambio dati bidirezionale, gestito attraverso uno smartphone che, tramite la rete di telecomunicazione cellulare GSM, consente lo scambio dati tra una piattaforma CLOUD, basata sui protocolli Internet TCP/IP e http, e il controller interconnesso al dispositivo mobile tramite tecnologia wireless (bluetooth, wifi, ecc.) e dotato di software in grado di acquisire i dati della macchina (pressione pneumatici, posizione saracinesche, pressione olio ammortizzatori, tensione batteria) e attuare comandi (apertura elettrovalvole), può considerarsi idoneo al soddisfacimento delle caratteristiche tecniche richieste dalla disciplina agevolativa. Autore: Elettra Bandi

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