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CONTROLLI SULLE EMISSIONI DI AMMONIACA

nitrati
Dopo l’approvazione in Conferenza Stato-Regioni è stato recentemente firmato il DPCM contenente il Programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico. Seguirà la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il programma nazionale di controllo è predisposto dal Mite ai sensi della direttiva (UE) 2016/2284 (cd. Direttiva NEC – National Emission Ceilings).
La direttiva prevede l’obbligo per gli Stati Membri di perseguire una riduzione percentuale delle emissioni nazionali registrate nel 2005. La direttiva regola alcuni inquinanti (biossido di zolfo, ossidi di azoto, ammoniaca, particolato atmosferico PM2,5, composti organici volatili non metanici) entro il 2020 ed il 2030. Gli obiettivi di riduzione 2020 sono stati raggiunti dall’Italia. Necessarie, invece, misure di riduzione aggiuntive per assicurare il rispetto dei target 2030 per tutti gli inquinanti, ad eccezione del biossido di zolfo. La valutazione delle misure e a cura del Mite in collaborazione, con Mise e Mipaaf.

LE PRESSIONI DI CONFAGRICOLTURA

Nel corso della procedura di elaborazione della prima bozza di programma Confagricoltura ha supportato il Mipaaf nella predisposizione del Codice di buone pratiche agricole. Il Codice andrà a costituire un allegato del programma nazionale). Le buone pratiche sono volte alla riduzione delle emissioni di ammoniaca. In riferimento al settore agricolo, il programma prevede misure obbligatorie finalizzate a ridurre del 16% le emissioni di ammoniaca entro il 2030.

Grazie anche al lavoro svolto da Confagricoltura, le misure obbligatorie sono esclusivamente legate all’incorporazione dei fertilizzanti, allo spandimento dei materiali palabili e non palabili, all’incorporazione del liquame e al divieto di nuove lagune.  Queste misure puntano sostanzialmente ad una maggiore diffusione di buone pratiche agricole già applicate sul territorio. In aggiunta alle misure obbligatorie, sono previste inoltre ulteriori misure facoltative che potranno essere adottate per raggiungere riduzioni aggiuntive delle emissioni oppure potranno essere utilizzate in alternativa alle misure obbligatorie. Ad esempio, qualora esse non siano realizzabili o risultino di difficile realizzazione dal punto di vista tecnico ed economico.

Inoltre, è stato previsto uno strumento aggiuntivo, finalizzato a stimolare un maggiore coinvolgimento delle Amministrazioni regionali, proponendo una suddivisione del target nazionale in obiettivi parziali di riduzione per ciascuna Regione (“burden sharing” regionale per le emissioni di ammoniaca). (Fonte: Confagricoltura Milano)

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