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CARE, FRESCHE E SCARSE ACQUE

da | 9 Lug 2017 | NEWS

L’acqua è il vero oro blu: anche in risaia, dove il costo della risorsa idrica per irrigare è salito alle stelle. Salgono le spese di manutenzione, di gestione, sostengono i consorzi di bonifica per alzare le tariffe: lo fa l’Est Sesia, come ha confermato il presidente Giuseppe Caresana qualche giorno fa all’assemblea di Confagricoltura di Novara; dopo un ventennio di costi al palo, grazie anche all’apporto importante ai bilanci che deriva dalla produzione di energia idroelettrica, l’Associazione irrigua ha deciso di aumentare le tariffe del 15% in tre anni, a partire dall’anno scorso. Nel 2018 ci sarà l’ultima impennata, poi si vedrà. Scelta diversa per l’Ovest Sesia, con sede a Vercelli, dove i rialzi sono stati più contenuti, ma anche più costanti: l’ultimo, dell’1,5%, quest’anno. Il problema è che nessuno di questi consorzi sa fornire dei dati di costo e di prezzo tra loro confrontabili e bisogna credere agli amministratori e ai tecnici dei medesimi consorzi – enti di fatto monopolisti – quando affermano che non è possibile abbassare i costi delle irrigazioni. Anche per questo – tralasciamo le polemiche sulla differenza “percepita” dagli agricoltori tra l’acqua venduta è quella che realmente scorre nei canali e quindi può essere captata – lo stato d’animo dei risicoltori è quello descritto dalla vignetta della pagina Facebook L’AGRICOLTORE DI MERDA in esclusiva per RisoItaliano.

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