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RECOVERY DA RISAIA

da | 25 Mag 2021 | Internazionale

falda

Il recovery plan europeo potrebbe finanziare un nuovo piano irriguo per una parte della zona risicola spagnola: il segretario generale di Sviluppo Rurale, Acqua e Azione Sindacale di UPA Andalusia (Unione dei piccoli agricoltori e allevatori), Roque Garcia, valuta positivamente il piano presentato dalla Confederazione Idrografica del Guadalquivir, ma dice che gli agricoltori resteranno vigili nel seguire l’esecuzione delle quattro fasi previste, visto che il progetto è rimasto nel cassetto dal 2015.

Più ambizione e investimenti per migliorare l’irrigazione della risicoltura è l’obiettivo e la principale rivendicazione dei risicoltori: la Confederazione idrografica del Guadalquivir ha raccolto le loro proposte e ha presentato un piano di modernizzazione con un bilancio di 238 milioni di euro a beneficio di più di 37.000 ettari di riso.

Il vice segretario generale di Sviluppo Rurale, Acqua e Azione Sindacale di UPA Andalusia, Roque Garcia, considera molto positivo che il progetto sia tornato fuori dai cassetti dove è stato congelato dal 2015: «Speriamo che non rimanga lettera morta». Dal 2015 ad oggi nessuno si era preoccupato di un piano di modernizzazione che avrebbe potuto essere già pronto. Sei anni dopo, la Confederazione sta di nuovo recuperando un piano ambizioso per salvare circa 60 ettometri cubi nel bacino, aggiunge.

Recovery e piano di modernizzazione per le irrigazioni spagnole

Il piano di modernizzazione della zona risicola mira a ripristinare e ricreare i canali esistenti tra Peñaflor e Isla Mayor, ma punta anche a ricostruire un tratto di tubo e un sifone per passare dalla riva sinistra alla destra del Guadalquivir.

Il lavoro è diviso in quattro fasi e la prima, che è la stesura del progetto, è già in fase di aggiudicazione. Da lì, il resto della progettazione e dell’esecuzione dovrà andare di pari passo con la pianificazione idrologica dei prossimi anni e con i budget stanziati dai Ministeri dell’Agricoltura e della Transizione Ecologica.

L’UPA Andalusia apprezza l’iniziativa e spera che, finalmente, un piano così ambizioso venga realizzato. Ma riconosce anche che, al momento, «Sono tutte parole, niente di più». In questo senso, Roque García sottolinea: «Saremo vigili nell’esigere l’esecuzione del progetto e l’assegnazione dei bilanci corrispondenti per ogni fase. Comprendiamo che si tratta di un piano molto necessario per modernizzare l’irrigazione del riso e risparmiare acqua, soprattutto ora e nei prossimi anni, in cui la siccità può diventare persistente e danneggiare il raccolto, come sta accadendo in questa stagione. L’amministrazione deve scommettere seriamente per permettere al riso di continuare ad essere coltivato anche in anni difficili, senza ricorrere a rilasci straordinari per contenere il cuneo salino», conclude Roque García.

Alla presentazione del progetto erano presenti sia l’UPA Andalusia che l’Associazione Andalusa degli Irrigatori (ASARE) con una folta delegazione a cui hanno partecipato Roque Garcia, Veronica Romero (segretaria generale dell’UPA Siviglia), Pilar Prieto (tecnico dell’ASARE), Francisco Delgado e Jose Daniel Carbonell.

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