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NESSUNA PROMOZIONE

da | 13 Giu 2023 | NEWS

La tendenza ribassista dell’ultimo periodo persiste nell’ultima seduta di mercato venerdì a Mortara, seppur meno incisiva rispetto ad alcune settimane fa (leggi l’analisi).

«CAMBIATA LA DOMANDA MA ANCHE L’OFFERTA»

Approfondiamo le motivazioni di questo andamento insieme a Stefano Pezzoni, mediatore e vice-presidente dell’Associazione Granaria di Milano e di Medi@Rice. «Quanto accaduto negli ultimi mesi è scaturito da come si è evoluto lo smercio per le riserie. Gli acquisti che che si ritenevano sufficienti a coprire il fabbisogno fino alla fine di maggio risultano oggi tali fino al termine di luglio. Ciò a causa di un calo nei consumi non definito numericamente ma tangibile.

Questo è avvenuto gradualmente portando come ovvia conseguenza al blocco attuale della domanda. D’altro canto anche sul fronte dell’offerta le cose sono cambiate. I risicoltori si sono dimostrati sempre più propensi alla vendita a causa del calo nelle quotazioni. Altra grande influenza è scaturita dall’aver constatato la rinnovata possibilità di ottenere raccolti di riso soddisfacenti. Ciò grazie alla recente piovosità. Molti agricoltori in precedenza riflettevano sulla possibilità di mantenere il risone come tesoretto in vista delle possibili difficoltà future, legate alla probabile siccità, ed alla luce delle quotazioni ottime a listino. I recenti avvenimenti hanno fatto abbandonare questa ipotesi».

«NON SONO STATE POSSIBILI LE VENDITE PROMOZIONALI»

«Vi è stata anche l’impossibilità di organizzare vendite promozionali,. Questa ha influito ancor di più nella propensione all’acquisto di riso al supermercato, considerando che il 70% di questo prodotto viene comprato in promozione. Tali operazioni vengono decise al momento della stesura del contratto di vendita alla GDO, che ha scadenze temporali varie a seconda dell’accordo. L’industria ha però la possibilità di non attuarle. Ciò avviene quando essa si trova già nel regime di prezzo ordinario in difficoltà ad affrontare le spese. Come in questa annata, avendo visto da una parte crescere il costo della materia prima e dall’altra difficoltà per gli acquirenti nell’assorbire i rincari. Le prime promozioni dell’anno sono state possibili solo a maggio e ci si augura che possano essere utili a migliorare la risposta al consumo».

«DIFFICILE VEDERE AUMENTI PROSSIMAMENTE»

«Se ciò avvenisse sarebbe possibile arrivare a nuovo raccolto con i magazzini meno pieni sia per i risicoltori che per l’industria, contrastando così l’attuale pesantezza del mercato – continua Pezzoni -. In particolare per risi come Carnaroli e Arborio, che hanno visto prezzi sugli scaffali troppo maggiori rispetto ai prodotti sostitutivi. Penso che comunque nel breve sarà difficile vedere nuovi apprezzamenti per il risone, anche per i più richiesti lunghi B. Non deve sorprendere che alcuni recenti acquisti vengano ritirati tempestivamente dalle riserie. Va considerato che i prezzi attuali permettono vendite che non si riuscivano a fare nei mesi scorsi. Di conseguenza, le riserie preferiscono acquistare, ritirare e consegnare l’ultima partita acquistata, lasciando a magazzino lo stock accumulato». Autore: Ezio Bosso.

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