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STUDIO UE SUI DANNI DEGLI ACCORDI COMMERCIALI

da | 16 Nov 2016 | Internazionale

domanda riso

eu-flagUno studio dell’Unione Europea conferma l’impatto negativo degli accordi commerciali sull’agricoltura dell’UE; non solo sulla carne bovina, carne di pecora, ma anche sul riso. Lo studio tuttavia non riesce a dare una valutazione dell’impatto sui settori considerati. I presidenti di Copa e Cogeca, la federazione dei sindacati degli agricoltori e delle coopereative agricole hanno ribadito che questo studio non riesce a dare una valutazione globale, poiché non include i principali prodotti mediterranei e a guardare agli effetti delle barriere non tariffarie. «Questo studio conferma i nostri timori circa il fatto che i settori dell’UE potrebbero essere duramente colpiti da alcuni accordi commerciali – afferma il Presidente del Copa Martin Merrild – a meno che non siano imposte limitazioni tariffarie sulle importazioni, in particolare quello che viene negoziato con l’America latina UE blocco commerciale Mercosur. Noi crediamo che un potenziale accordo con il Mercosur potrebbe colpire in maniera drammatica il settore agricolo dell’UE». Il riso è incluso in accordi commerciali chiave, come quello con il Vietnam e quello con il Mercosur, in cui sarà consentito l’ingresso nella Ue di decine migliaia di tonnellate di riso senza pagare alcun dazio. Il Presidente della Cogeca Thomas Magnusson ha aggiunto: «Chiediamo uno studio aggiuntivo che affronti il tema dei prodotti chiave del Mediterraneo. Noi crediamo che i prodotti mediterranei possano essere gestiti meglio nelle future relazioni con l’area Euromed. Inoltre, la relazione non tiene conto degli effetti delle barriere non tariffarie al commercio. Nei negoziati commerciali con gli Stati Uniti, per esempio, riteniamo che ci potrebbero essere maggiori guadagni se gli ostacoli non tariffari al commercio e la burocrazia fossero eliminati. Siamo convinti che i viaggi di lavoro organizzate dal Commissario per l’agricoltura Hogan siano  strategici in questo senso e possano aumentare il nostro potenziale commerciale. Stiamo già iniziando a vedere i frutti di queste missioni». Per parte sua, il Commissario all’agricoltura Phil Hogan non ha nascosto la gravità della situazione: «Speriamo – ha detto – che questo rapporto serva a far capire ai nostri partner commerciali futuri che su alcuni settori devono moderare le loro aspettative quando negoziano con l’Ue». Una dichiarazione beffarda, alla luce della recente missione di Hogan in Estremo Oriente, tesa a consolidare i rapporti con Paesi come il Vietnam e nel corso della quale non sono emersi “ripensamenti”.

 

 

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