Confagricoltura accusa la Regione Piemonte di voler delegare ai Centri Autorizzati di Assistenza Agricola (CAA) una serie di attività che attualmente vengono svolte dalla Regione stessa e da altre pubbliche amministrazioni. «Secondo Confagricoltura Piemonte ciò si tradurrà, non essendo previsto un finanziamento della Regione per le nuove attività, in un aggravio di costi che, forzatamente, ricadrà sugli utenti dei servizi. In pratica, gli agricoltori che finora hanno fruito gratuitamente di determinate prestazioni da parte della pubblica amministrazione, in futuro saranno costretti a rivolgersi ai CAA sostenendo le spese relative alla loro erogazione». In realtà, le cose starebbero in modo diverso. Secondo quanto abbiamo verificato in Regione, quest’ultima e i Comuni continueranno a svolgere le stesse attività di prima a titolo gratuito, in più i CAA avranno la facoltà, se vorranno, di svolgerle anche essi. Per gli agricoltori – se confermate le indiscrezioni raccolte dai nostri collaboratori – non ci sarà nulla in meno, semmai una opportunità in più a discrezione dei CAA. Seguiremo comunque questa “mini-riforma”.