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C’E’ NEVE, MA CI SARA’?

riserve

Riserve idriche: la situazione degli accumuli ha segnato in queste settimane una decisa e netta inversione di tendenza.

Le nevicate degli scorsi giorni hanno migliorato in modo importante l’accumulo nevoso, pur se con apporti dalla spiccata instabilità e con consistenza primaverile.

La media delle altezze nivali è attualmente la seconda più alta degli ultimi 16 anni anche se con distribuzioni degli accumuli non omogenee.

INNALZAMENTO TERMICO

Questo dato positivo deve però tenere conto dell’innalzamento delle temperature medie ormai consolidato che, rispetto anche solo a pochi anni fa, determinerà un importante anticipo nello scioglimento e nella compromissione degli accumuli. Già nelle prossime giornate è previsto un imponente innalzamento termico per cui è prevedibile una importante riduzione degli accumuli con impatto sull’andamento medio.

In conseguenza dell’eccezionale periodo piovoso, tra febbraio e marzo sono caduti oltre 360 mm di pioggia. Poi, il Lago Maggiore ha segnato dei picchi assoluti per il periodo, quasi ad anticipare le morbide che si manifestavano solitamente tra fine aprile e maggio. Questa ipotesi di anticipo è coerente con l’innalzamento delle temperature che porta al presentarsi di fenomeni tardo primaverili già in mesi statisticamente poco piovosi.

MODERATO OTTIMISMO PER LE RISORSE IDRICHE

La falda freatica, nella consueta stazione di misura, ha invertito la fase di crescita dovuta alle eccezionali precipitazioni, copiose ma non intense, delle ultime settimane.

In ogni caso si è in presenza di un livello nettamente superiore a quello degli ultimi due anni e questo porta ad un moderato ottimismo sui tempi di reazione del sistema di colature e risorgive.

Altro fattore che porta ad essere ottimisti è l’estrema saturazione di tutti i suoli nell’intera porzione nord occidentale che, in caso di future precipitazioni, porta ad una immediata risposta nei ruscellamenti e nei vettoriamenti nei corpi idrici superficiali.

RISERVE NEVOSE

L’analisi delle riserve nevose delle 4 stazioni nivometriche evidenzia accumuli importanti.

LAGO MAGGIORE

Il lago Maggiore ha raggiunto livelli che, per il periodo, costituiscono nuovi massimi. Attualmente sta scaricando in modo importante e, viste le previsioni di temperature molto sopra media per i prossimi giorni, è ragionevole che tale dinamica prosegua ancora per almeno tutta la prossima settimana. Riportiamo i consueti grafici acquisiti dal sito laghi.net. 

Dato in cm del livello idrometrico a Sesto Calende negli ultimi tre anni al 25 marzo.

 

ANDAMENTO FALDA

La falda freatica è in fase di calo essendosi interrotta la fase di crescita conseguenza alle eccezionali piogge di febbraio e marzo, in ogni caso il livello è superiore allo stesso periodo degli ultimi due anni di oltre 60 cm.

Prosegue la stima del volume accumulato nella falda freatica dell’areale risicolo Vercellese, Novarese e Lomellino sia con grafico pluriennale che con informazioni tabellari.

NOTA SULL’USO DELLE INFORMAZIONI

I dati elaborati vanno letti come linea di tendenza, in ogni caso emerge come la falda stia accumulando, pur se in modalità dinamica, un volume di gran lunga superiore rispetto al 2023 e al 2022, con un incremento pari alla capacità di una grande diga.

Si riporta anche l’andamento pluviometrico degli ultimi sei mesi (settembre – marzo) dell’ultimo triennio a Sartirana Lomellina che evidenzia una piovosità molto superiore alla media.

I dati elaborati vanno letti come linea di tendenza, in ogni caso emerge come la falda stia accumulando, pur se in modalità dinamica, un volume di gran lunga superiore rispetto al 2023 e al 2022, con un incremento pari alla capacità di una grande diga.

Si riporta anche l’andamento pluviometrico degli ultimi sei mesi (settembre – marzo) dell’ultimo triennio a Sartirana Lomellina che evidenzia una piovosità molto superiore alla media.

SCALA DI ALLARME RISERVE IDRICHE

L’accumulo nevoso, al netto dell’innalzamento termico previsto, porta ad un dato di prudenza indicando un fattore 1 su 5 della scala di allarme. Il Lago Maggiore ha un discreto accumulo: in considerazione dell’accumulo nevoso l’indicatore è a 1 su 5. Con riferimento alla falda si ha un comportamento migliore rispetto agli scorsi anni, l’indicatore che si ritiene più plausibile è 2 su 5.

Questo porta ad un indicatore complessivo della scala di allarme irrigua pari a 4 su un massimo di 15, in miglioramento rispetto all’ultima analisi. Autore: Alberto Lasagna, Confagricoltura Pavia.

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VIAGGIO ALLE ORIGINI DEL RISOTTO

A Vigevano Š nata un’associazione per il recupero delle tradizioni culinarie lomelline. ®Siamo un centro studi – spiega Carlo Respighi – e siamo nella fase di raccolta delle informazioni sulla cucina nel Medioevo nelle terre di Lomellina. Per questo abbiamo bisogno della collaborazione di chi conosce le ricette del periodo considerato¯. La richiesta di aiuto Š rivolta a chiunque. Risoitaliano collabora a diffonderla: per contattare l’associazione basta scrivere a centrostudicucina@yahoo.it

L’ITALIA E’ GOLOSA

Ô un libro panciuto "Italiagolosa", che al solo guardarlo parla di lui: il pi— simpatico cronista della tagliatella, che con la sua penna ha infilzato pi— che con la forchetta. Perch‚ Edoardo Raspelli non propone delle guide: parla di cibi e di dove poterli gustare, ma soprattutto, con la precisione di un cronista e con l’amabilit… di uno scrittore, racconta il rito del mangiare. E Raspelli non si Š smentito neppure alla presentazione del libro, a Milano, culminata in una squisita risottata.

BONARDA E FRITTELLE DI CARNEVALE

Il Bonarda dell’Oltrepo sposa il riso della Lomellina al Carnevale di Viareggio 2005, che si Š aperto ieri e proseguir… fino al 13 febbraio. A far gli onori di casa interverr… il Cacciucco, piatto tipico di Viareggio. Bonarda e Cacciucco saranno al centro degli assaggi, tra coriandoli e colori del Carnevale, ma anche il riso avr… un suo spazio di riguardo, con le frittelle di riso. L’iniziativa nasce dal Consorzio Vini Oltrepo, che ha sede nel Pavese, e dalla Fondazione Carnevale di Viareggio.

PREZZI, ECCO CHI CI GUADAGNA

I prezzi del riso sono calati. Se consultate le nuove tabelle sui prezzi del riso in Italia, che pubblichiamo nella rubrica "I prezzi del riso", potete rendervi conto che, passando dal 2003 al 2004, il riso greggio Š stato pagato dall’industria all’agricoltore molto meno ed Š sceso anche il prezzo del riso lavorato venduto dall’industria alla distribuzione commerciale. Se al momento di pagare il vostro chilo di riso non vi siete accorti di nulla Š perch‚ qualcuno ha intascato la differenza.

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