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RESTA IL DAZIO SULLE ROTTURE

da | 29 Giu 2018 | Internazionale

riso

L’Italia ha bloccato il blitz con cui un’industria danese aveva chiesto alla Commissione europea di sospendere il dazio sulle importazioni di rotture di riso. Lo comunica l’Ente Nazionale Risi che ha supportato tecnicamente l’azione del governo, dimostrando che non c’erano ragioni per una sospensione del dazio: «a fronte di una importazione nell’Unione Europea di 405.000 tonnellate circa di rotture di riso la Danimarca ha importato solo 517 tonnellate dimostrando di non essere un grosso utilizzatore (potrebbe impiegare anche rotture importate da altri Paesi Ue e poi all’interno della stessa UE commercializzate ma tale dato non risulta verificabile); esistono già oggi specifici contingenti per le importazioni di rotture di riso a dazio ridotto (contingente GATT di 100.000 tonnellate con riduzione del 30,77% del dazio) e contingenti di importazione a dazio zero per il riso che comprendono anche le rotture, nonché la completa liberalizzazione delle importazioni da determinate provenienze (es. la concessione ai PMA che ha visto nel tempo sviluppare grossi traffici di rotture di riso dal Myanmar arrivando ad una importazione nell’ultima campagna di commercializzazione pari a 273.000 tonnellate circa)» recita una nota dell’Ente Risi.

ROMA CAMBIA IL PREZZO

All’inizio dell’anno abbiamo scoperto che comprare un pacchetto di riso a Roma costa tanto, talvolta tantissimo. L’incremento del prezzo dal produttore al consumatore si aggirava intorno al 100%. CioŠ il prezzo raddoppiava e in qualche caso anche peggio. Ebbene, a distanza di nove mesi, la situazione com’Š cambiata? Il riso italiano nella capitale costa meno? Oppure il listino si Š surriscaldato? Riso Italiano Š andato a far visita ad alcuni esercizi commerciali ed ecco il risultato.

QUEL CONFLITTO CON IL RISO

E’ morto a Milano Gaetano Afeltra, storica firma del Corriere della Sera. Attualmente ricopriva l’incarico di consigliere del gruppo Rcs Quotidiani e scriveva per le pagine di cultura. Afeltra era nato ad Amalfi nel ’15 ed era diventato scrittore, memorialista e giornalista. Arriv• a Milano negli anni ’40, dove aveva trovato lavoro all’ufficio stampa dell’Ente Risi. Lui stesso ha raccontato quell’esperienza, con un briciolo di ironia, in un elzeviro sul Corriere. La riproponiamo.

IL RISOTTO DI MIKE

®Vuoi sapere quand’Š che ho mangiato il riso la prima volta? Te lo dico subito: era il 1942 ed ero in carcere a San Vittore. Anni brutti, mio caro, mica come adesso con la ricchezza di tutti…¯ La rivelazione Š di Mike Bongiorno che ha rievocato in intervista il periodo dell’occupazione nazista, gli esordi della sua carriera. ®Ero stato fatto prigioniero dai tedeschi e imprigionato a San Vittore, carcere di Milano. Mio compagno di cella era un giovane giornalista: si chiamava Montanelli¯.

LE NOVITA’ DI PRIMAVERA

Se le performances dei turborisi, della pasta di riso, delle gallette e degli snack a base di questo cereale dovessero riflettere il trend generale, sicuramente in poche stagioni il nostro chicco bianco raggiungerebbe e supererebbe, nella classifica dei consumi, la grande avversaria, cioŠ la pasta. Infatti, mentre il consumo di riso bianco resta sulle posizioni acquisite nel corso degli anni ora assistiamo al boom dei prodotti "ad alto contenuto di servizio". Vi spieghiamo cosa sta succedendo.

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