Una novità positiva a listino in questo inizio di settimana ma il contesto di mercato appare invariato. La domanda è alla ricerca di risi tondi, comprando le altre varietà solo se proposte dai produttori. L’offerta propone maggiormente lunghi A da parboiled e medi, di cui ha maggiore disponibilità.
IL LISTINO VERCELLESE DISEGNA LA SITUAZIONE DI MERCATO
Questa situazione viene esemplificata in modo perfetto dal listino emesso martedì mattina a Vercelli. Qui cresce la quotazione di Araldo, che raggiunge i 52 €/q lordi, di cui si era parlato lo scorso fine settimana (LEGGI). Una crescita che testimonia la maggior richiesta per i risi tondi, con le riserie interessate all’acquisto di tutte le varietà del comparto. Il rialzo comprende solo Araldo in quanto disponibile allo scambio e maggiormente apprezzato dalle riserie rispetto ad altri tondi generici come Omega. Per le varietà più pregiate, quotate tra 55 e 65 €/q lordi, i compratori faticano a trovare partite in vendita. Ciò pare valere sia per quanto riguarda la voce Centauro, a cui afferiscono CL 18, Fortunato, Sinfonia e Cerere, sia per Selenio. Quest’ultimo vede scambi talmente minimi, per carenza di offerta, da essere proposto con la dicitura nominale.
Dicitura proposta anche per i similari di Carnaroli, il gruppo Arborio e per i lunghi B. Tutti questi segmenti merceologici sono caratterizzati dall’assenza di compratori alle cifre proposte a listino, anche le minori tra le diverse sedi. I risicoltori però non cedono alle offerte al ribasso, non disponendo di molta merce da vendere di questi comparti. Si concludono così pochissimi scambi, portando la commissione prezzi di Piazza Zumaglini ad inserire l’annotazione “nominale”. Confermato l’equilibrio ed il prezzo di scambio per i gruppi Roma e Baldo, 75 e 70 €/q lordi.
MEDI E TIPO RIBE A 45 €/Q, ECCETTO DIVA E SUNROSE FERMI A 40
Nel bollettino vercellese si evidenziano infine tre cali: due ribassi di 5 €/q, per i lunghi A da parboiled generici e per Leonardo, ed un calo ai massimi di 3 €/q per i medi generici, che interessa dunque la varietà Crono. Variazioni che testimoniano il continuo surplus di offerta in questi due comparti, sebbene non interessino le varietà più coltivate dei rispettivi gruppi. I risicoltori, che dispongono di molta più merce del consueto per questi risi, non possono evitare di venderli. La domanda non si mostra interessata all’acquisto e quando gli vengono proposte partite di tale merce cerca, comprensibilmente, di spendere il meno possibile.
Risulta impossibile scendere al di sotto dei 40 €/q lordi per le varietà meno apprezzate e più disponibili, Diva e Sunrose, trattandosi di una cifra già difficile da digerire per i venditori, che la considerano al di sotto della remuneratività. Di conseguenza, dopo il calo di CL 007 visto poche sedute fa, scendono le altre voci. 45 €/q lordi diventano così il prezzo per tutti i medi generici ed i tipo Ribe restanti, con la sola eccezione di Leonardo. I deprezzamenti per gli altri risi trainano comunque anche questa varietà in calo a 50 €/q lordi. Gli operatori, tuttavia, affermano che i 55 €/q lordi risultano ancora ottenibili allo scambio, grazie all’afferenza di Leonardo al mercato del sushi, dove latitano le alternative tonde quotate tra i 65 ed 55. Autore: Ezio Bosso
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