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L’IMPORT NON FERMA IL LUNGO B

da | 10 Gen 2025 | NEWS

Si torna a scambiare a ritmi feriali nell’ultima seduta di borsa di questa settimana a Mortara. La ripresa degli scambi porta ad alcune variazioni positive, in diversi casi frutto di allineamenti a prezzi già espressi altrove ma figlie del crescente interesse della domanda, di cui vi abbiamo dato notizia ad inizio settimana (LEGGI).

SI CONFERMA LA DOMANDA PER I LUNGHI B

Il caso più emblematico in questo senso sono i lunghi B, tornati a 50 €/q lordi anche a Mortara dopo il leggero calo dello scorso 6 dicembre. Tale passo avanti testimonia il rinnovato interesse dell’industria per questi risi. Le riserie sono disposte a spendere nuovamente la cifra tonda. Ciò nonostante il perdurare dell’elevata concorrenza estera ed i trasferimenti a rilento. Nel dettaglio, il totale del risone tipo “indica” trasferito in questa in campagna continua ad essere in difetto rispetto a quella precedente (-21%), unico caso tra tutti i segmenti merceologici proposti nel bollettino (VEDI). Le importazioni, composte per il 98 % da riso indica, continuano ad essere in forte crescita rispetto alla campagna precedente.

Il listino emesso in Lomellina propone variazioni per il gruppo Vialone Nano e Carnaroli Classico, in entrambi i casi utili ad avvicinarsi, senza raggiungerli, ai valori espressi a Milano già da prima della pausa natalizia. Valori che, secondo quanto riportano gli operatori, nel caso di Vialone rappresentano la realtà allo scambio mentre per Carnaroli Classico possono anche essere superati, arrivando a scambi attorno ai 115 €/q lordi.

OMEGA E CAMMEO VERSO L’APPREZZAMENTO

Unica novità il passo avanti di Araldo a 50 €/q lordi, pur considerando che a Milano il riferimento era già 49,20 €/q lordi e gli scambi si attestano a 50 €/q lordi da prima di Natale. Si inizia a vociferare di possibili apprezzamenti per altre due voci a listino, i tondi generici e il gruppo Baldo/Cammeo. Nel primo caso sembra che Omega, a discapito di una quotazione unanime pari a 45 €/q lordi, sia stato scambiato a 47 nel corso di questa prima settimana di trattative del 2025. Poche notizie riguardo alle altre varietà del gruppo. Per Cammeo si è parlato negli ultimi giorni di scambi con remunerazione pari a 75 €/q lordi, cifra che però pare difficile da ottenere per gli altri similari di Baldo, portando così ad un listino invariato. Stabili gli altri gruppi merceologici, in linea con i valori ufficiali proposti.

PUBBLICATI I BILANCI CONSUNTIVO 20233-2024 E PREVENTIVO 2024-2025

Nella giornata di ieri pubblicato il bilancio di collocamento preventivo da parte di Ente Nazionale Risi (VEDI). Esso prevede un andamento in leggera crescita rispetto a quello a consuntivo (VEDI) dello scorso anno, con 1,055 mln di tonnellate di riso bianco che si prevedono collocate a fine annata contro le 1,046 della campagna 2023-2024. Tale previsione è stata fatta partendo da una stima di raccolto nazionale pari a 1.448.756 tonnellate di risone, valore che rapportato alla superficie investita (226.129 ettari) significa una produzione media ad ettaro pari a 6,41 tonnellate/ha. Un dato stimato che appare in eccesso rispetto a quanto effettivamente scaturito dalle denunce di raccolto analizzate per produrlo. Queste sono state l’84% del totale e, secondo quanto riportato dall’Ente nella tabella che vi proponiamo di seguito, riferivano di una produzione media pari a 6,15 tonnellate/ha, che porterebbero a 1.390.693 tonnellate di risone disponibile.

Altro dato insolito è la stima delle importazioni dall’estero, previste in aumento del 5%. Nell’ultimo numero di RisoNews, settimanale proposto da Ente Risi online, ad oggi la crescita nelle importazioni risulta essere del 38%. Ciò in seguito ai forti aumenti di merce importata da Pakistan, Thailandia e India. Riguardo al bilancio consuntivo 2023-2024, l’andamento complessivo del collocamento di riso lavorato risulta leggermente migliore rispetto alla media degli ultimi 15 anni (+0,9%). Analizzando i singoli gruppi merceologici, bene tondi e lunghi B mentre risultano in difficoltà lunghi A e medi, che espongono il dato peggiore nello stesso lasso temporale. Autore: Ezio Bosso

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UN MONDO TUTTO BIO

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RISO? MEGLIO A CENA!

Se un quarto della popolazione italiana ha ormai l’abitudine di consumare almeno una volta il pasto di mezzogiorno fuori casa, pi— o meno tutti, per sera, tornano a casa. E cenano con il riso. E’ quanto emerge dall’indagine sul consumo di riso in Italia, condotta dall’Ente Nazionale Risi, che spiega come l’utilizzo del riso in questi anni non sia cambiato moltissimo, anche se Š pi— frequente nella cena (dal 21,6 al 25,9%) e meno in ambedue i pasti (dal 32,4 al 26,9%).

DIMMI COME MANGI…

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