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NUOVE ISTRUZIONI PER IL RISO CLASSICO

da | 17 Ago 2018 | NEWS

mercato

L’Ente Nazionale Risi ha rivisto le istruzioni operative per l’uso dell’indicazione “CLASSICO”, in seguito alla pubblicazione del decreto interministeriale del 78 agosto 2018 relativo ai criteri per la verifica della tracciabilità varietale. Ergo, Le varietà che potranno fregiarsi del termine “CLASSICO” s0no solo Arborio, Baldo, Carnaroli, Ribe, Roma, S.Andrea e Vialone nano – cioè quelle tradizionali previste dalla legge del mercato interno – e «la produzione aziendale della/e varietà di risone scelta/e da destinare alla produzione di riso classico deve essere conforme al contenuto del decreto per l’intero quantitativo (principio dell’esclusività). Quindi: tutta la produzione ottenuta deve essere assoggettata alle disposizioni del decreto 7 agosto 2018 per la produzione di riso “CLASSICO” anche se l’adesione al sistema non preclude l’immissione in commercio del prodotto ottenuto senza l’indicazione di riso “CLASSICO”; nell’azienda non è possibile seminare una superficie con la stessa varietà per la quale l’azienda ha chiesto l’adesione al sistema di tracciabilità riso “CLASSICO” utilizzando il reimpiego della semente. La semina delle varietà di risone da destinare alla produzione di riso “CLASSICO” deve avvenire con seme certificato ufficialmente secondo le norme vigenti, conservando in azienda i documenti di trasporto per l’acquisto del seme, le fatture e i cartellini. La semina dovrà avvenire nel rispetto delle relative dosi di semente così come stabilito dal CREA:

Arborio, Baldo, Carnaroli, Roma (semente certificata minima 180 kg per ettaro – massima 250 kg per ettaro)

Ribe e Vialone nano (semente certificata minima 180 kg per ettaro – massima 220 kg per ettaro)

S.Andrea (semente certificata minima 180 kg per ettaro – massima 230 kg per ettaro).

I risicoltori che coltivano risone tutelato da un regime di qualità (DOP, IGP) riconosciuto dall’Unione Europea, possono aderire al sistema di tracciabilità riso “CLASSICO” nel rispetto del principio dell’esclusività. Il risicoltore che intende aderire al sistema di tracciabilità dovrà presentare tassativamente entro il 31 agosto 2018 per il corrente anno e entro il 20 luglio per gli anni a venire: la denuncia di superficie, specificando le varietà richieste come risone “CLASSICO”; l’istanza di adesione al sistema di tracciabilità varietale per il riso “CLASSICO” già disponibile sul sito istituzionale dell’Ente. Qualora l’istanza di adesione e la relativa denuncia di superficie non dovessero pervenire entro il 31 agosto 2018 per il corrente anno e entro il 20 luglio per gli anni a venire NON sarà possibile aderire,per quella campagna, al sistema di tracciabilità e quindi vendere il risone con il termine “CLASSICO”». Inoltre, ogni varietà di riso da destinare alla produzione di riso “CLASSICO” deve essere posta in magazzino o contenitore separato. Il magazzino o il contenitore deve essere identificato in tutti i casi in cui ciò sia necessario per garantire la tracciabilità del prodotto (es.: stoccaggio presso terzi, partite suddivise in più magazzini o contenitori, presenza di più partite di prodotto analogo, ecc), precisa l’Ente Risi.L

 

E SE SEMINASSIMO DI PIU’?

La febbre dei prezzi potrebbe invogliare i produttori italiani a coltivare di pi—. Ci spera il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, il quale ha stimato che, per riuscire a soddisfare le attuali esigenze di mercato, nel 2008 Š necessario incrementare la superficie coltivata di circa 27mila ettari. La richiesta di materia prima Š in ascesa a causa dell’andamento demografico e i prezzi di esportazione sono aumentanti sensibilmente. Ecco l’analisi del Sole 24 Ore.

MERCATO ITALIANO STABILE

Il prezzo del riso alle stelle al mercato di Chicago non avr… ripercussioni immediate nŠ sui risicoltori nŠ sui consumatori. "Abbiamo motivo di sostenere che almeno fino a giugno, cioŠ sino all’esaurimento delle scorte della precedente campagna, da noi i prezzi rimarranno invariati". A sostenerlo sulle colonne della Stampa Š Piero Garrione, presidente dell’Ente Risi, che sta monitorando con attenzione la situazione del mercato, soggetto anche da noi a crescenti pressioni.

TORNANO LE RISAIE DOPO 56 ANNI

A distanza di 56 anni dall’ultima produzione, a Vangadizza – una frazione nel comune di Legnago, Verona – Š ricomparsa la coltura tipica del territorio, il riso appunto. E cos, i canti delle mondine, che fino ai primi anni Cinquanta facevano da colonna sonora alle estati del piccolo borgo, torneranno a breve, o almeno cos si spera, da momento che la piccola frazione ha riscoperto dopo oltre mezzo secolo la sua storica vocazione risicola. E non in una mostra, bens nelle campagne dei conti Perez.

GUSTO FRESCO

Domenica d’agosto, che caldo fa. La notte Š un girarrosto, non servir… bere una bibita… Ebbene s, il mese pi— afoso dell’anno Š iniziato e le note della celebre canzone di Bobby Solo ci risuonano nelle orecchie. Qualche piccolo consiglio, elaborato dai medici ospedalieri, pu• allora essere utile. E allora, raccomandano i camici bianchi, come prima cosa occorre stare attenti all’alimentazione e mangiare dei leggeri piatti di riso e verdure. Provate con il nostro ricettario.

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