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«NESSUNA PARTITA IN VENDITA»

da | 6 Apr 2022 | NEWS

LunghiB

Le sedute di aprile nelle borse piemontesi propongono listini sorprendenti. Le quotazioni rimangono identiche a quelle della scorsa settimana, senza nemmeno effettuare allineamenti con quanto accaduto a Mortara venerdì. I valori espressi vengono definiti nominali. Sai già cosa seminare?

Le vendite concluse sono state talmente poche da non permettere una rilevazione di prezzo nei vari gruppi merceologici. Gruppi quotati nello stesso modo della settimana precedente.

A Milano, in seguito alla seduta di martedì pomeriggio, a listino si notano ancora alcuni segni positivi, legati unicamente ad allineamenti con quanto avvenuto la settimana scorsa nelle altre sale di contrattazione. Le voci invariate sono definite anche qui nominali.

DOMANDA INSOFFERENTE

Bollettini inediti, soprattutto nel corso di questa annata, che appaiono come un sintomo di insofferenza di parte degli operatori di mercato, in particolare quelli maggiormente legati al fronte della domanda. Questi hanno visto i loro recenti sforzi economici, dimostrati dalle continue ed importanti crescite a listino,  completamente vanificati da un costante disinteresse dell’offerta.

RISONE TRASFERITO AL 75%

La disponibilità di merce è ormai davvero risicata, come dimostrano i dati relativi al risone trasferito (ormai il 75% del totale all’ultima rilevazione Ente Risi del 29 marzo). Le indiscrezioni di una quantità di prodotto vendibile sono intorno al 15%.  Inoltre, le molteplici preoccupazioni sul fronte agronomico, legate alla carenza di alcuni fondamentali mezzi produttivi come acqua e fertilizzanti, creano molte incertezze nelle menti dei risicoltori. Risicoltori ben lontani dalle sale di contrattazione. Per questo anche il poco riso ancora a magazzino appare sempre più come un asset da preservare. Si tratta di una scorta da conservare in vista di possibili apprezzamenti e momenti crititci, alla luce delle possibili problematiche di coltivazione, del pressoché certo calo della superficie investita, della carenza di disponibilità attuale e delle difficoltà nei commerci internazionali. Sei pronto a seminare?

«NESSUNA PARTITA IN VENDITA»

«L’emissione di un bollettino totalmente invariato, composto solamente da quotazioni nominali (quindi non di mercato), è un unicum da che ho memoria a Novara e probabilmente anche a Vercelli – afferma il mediatore novarese Adelio Grassi. La dicitura esprime la totale assenza di contrattazioni e la conseguente impossibilità di quotazione dei vari gruppi merceologici». Conosci i risi del futuro?

«Nelle borse non sono state messe in vendita partite di risone in questo inizio di settimana, per questo anche l’allineamento con le quotazioni emesse venerdì non avrebbe avuto senso. Farlo avrebbe significato aumentare i prezzi senza che questi fossero mai stati adottati in una vendita presso la sede, dal momento che non sono state registrate contrattazioni.»

«La differenza tra questa definizione e la mancata quotazione di una voce è che in questo caso vi è una disponibilità di merce maggiore al limite di quotazione (che è il 5% a Novara ed il 7% a Vercelli), seppur notevolmente inferiore alle medie del periodo.  In questo momento l’offerta non sembra intenzionata a vendere, probabilmente focalizzata su altre note problematiche.»

CRISI IDRICA IRRISOLVIBILE

Approfondiamo insieme ad un rappresentante dei risicoltori le motivazioni delle scelte. «Queste scelte sono legate ad alcuni dati oggettivi – spiega Giovanni Chiò, presidente di Confagricoltura Novara e VCO. ll prodotto disponibile è poco, sono in atto dinamiche di mercato complesse ed imprevedibili in molti settori, tra cui il riso. Vi sono molte incertezze sulla prossima campagna di coltivazione, a partire da quale coltura seminare. La crisi idrica ad oggi appare davvero irrisolvibile in questa campagna, anche nella più rosea delle previsioni. La superficie a riso sicuramente si ridurrà drasticamente e i terreni investiti per questa produzione non è certo che possano ottenerla. Anche la difficoltà di reperimento dei mezzi tecnici, in particolare fertilizzanti, si acuisce sempre più, rappresentando un ulteriore fonte di preoccupazione per i risicoltori. Sei pronto a seminare?

DIFESA SEMPRE PIU’ DIFFICILE

A tutto ciò si aggiungono le scelte del legislatore, che hanno limitato notevolmente le molecole disponibili per il controllo di patologie e malerbe in risicoltura, come dimostra, ad esempio, la recente esclusione del profoxydim (Aura). Per tutti questi motivi non mi stupisco che i risicoltori che dispongano di merce in magazzino scelgano di essere prudenti sul mercato, cercando di valorizzare al massimo il prodotto rimanente. Stiamo parlando solamente del 15% del risone raccolto lo scorso anno. Il mercato, infatti, ha invogliato fin da subito alla vendita i risicoltori, con quotazioni accettabili alla luce delle annate precedenti e dei contratti di coltivazioni in essere. Questi, dopo aver venduto larga parte del raccolto, hanno visto una continua crescita dei prezzi, anche questa dinamica sta influenzando le nostre scelte.

GIRASOLE E SOIA VALIDE ALTERNATIVE

In ogni caso, ritengo che le attuali problematiche agronomiche siano quelle che maggiormente ci allontanano dai mercati. Per risolverle dovremo remare tutti nella stessa direzione , in primis riconoscendo il problema e tentando di cogliere le soluzioni di cui disponiamo. Ad esempio, ritengo che la rotazione di una risaia con soia o girasole sia una via percorribile per far fronte alla carenza di acqua e fertilizzanti. In particolare la soia è una coltivazione molto apprezzata oggi sul mercato ed ha proprietà azotofissatrici molto utili al terreno, inoltre permette l’utilizzo di principi attivi diversi da quelli legati alla risicoltura, consentendo la disinfestazione del terreno da piante infestanti che hanno sviluppato resistenze.» Autore Ezio Bosso.

IL RISO DEL CARCERATO

Il risotto del carcerato Š alla panna. Lo abbiamo scoperto nel libro "Ricette di evasione" (Cucina & Vini Editrice, www.cucinaevini.it) a cura di Clara Ippolito e Daniela Basti. E’ un’affascinante raccolta di storie di vita, di sogni e di cucina, nate intorno a un progetto realizzato nella Casa di Reclusione Maschile di Rebibbia. Dalla ricerca emerge che nelle cucine del carcere abbonda la panna, l’ingrediente prediletto del risotto "dietro le sbarre". Vediamo come lo si prepara a Rebibbia.

MARCHESI ®RISOTTA¯ LA SCALA

Risotto firmato da Gualtiero Marchesi e filetto di bue farcito al fois gras per i seicento invitati alla cena di gala che seguir… la "prima" della Scala a SantïAmbrogio. Questïanno, al termine dellïIdomeneo di Mozart diretto da Daniel Harding, regista Luc Bondy, gli artisti saranno festeggiati a Palazzo Reale, nella sala delle Cariatidi e in quella vicina delle Otto Colonne, dagli ospiti della Scala e del Comune di Milano. E ancora una volta il nostro cereale sar… il "protagonista".

MONDINE IN CONSERVATORIO

Le mondariso di Bibbiano, nel Reggiano, entrano al conservatorio. L’Archivio etnomusicologico Giorgio Vezzani – Il Cantastorie, istituito nel 2004 presso l’istituto musicale Achille Peri, grazie al prezioso conferimento di materiali (libri, riviste, vecchi dischi in vinile, musicassette, fotografie e registrazioni originali) riguardanti i cantastorie, ha presentato un importante appuntamento, che Š anche un primato: per la prima volta le mondine sono entrate al consevatorio.

RISOTTO UBER ALLES

I tedeschi adorano le tradizioni gastronomiche e le specialita’ culinarie del nostro Paese e uno dei loro piatti preferiti Š proprio il risotto. Stando a un sondaggio il 36% di loro preferisce la cucina italiana, rispetto al 17% che predilige le specialita’ asiatiche e a un altro 10% che stravede
per i piatti francesi. L’inchiesta Š stata condotta recentemente su un campione di popolazione dall’Istituto di ricerche sociali Gewis di Amburgo su incarico di una catena di supermercati.

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