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«MA SIAMO SICURI CHE CONVENGANO LE CUN?»

da | 21 Ago 2016 | NEWS

tondi

CIA_logoLa Cia conferma l’impensabile, e cioè che «presto ci sarà una posizione condivisa da parte di tutte le associazioni di categoria» sul tema delle borse risi. Lo scrive la Stampa di Torino, sull’edizione di sabato, intervistando il presidente lombardo Giovanni Daghetta. Impensabile perché, come si sa, le posizioni sul futuro delle contrattazioni  sul risone sono lontane e divergenti e comunque sono anni che la Coldiretti non sottoscrive documenti condivisi con le altre organizzazioni. Tuttavia, la stessa tesi è stata sostenuta qualche giorno fa, sempre sulla Stampa, dal presidente dell’Unione agricoltori di Vercelli Giovanni Perinotti, quindi un documento ci sarà, prima o poi, e vedremo quali firme recherà in calce. Ma Daghetta dice anche altro alla giornalista Simona Marchetti: «Siamo sicuri che la fissazione del prezzo da parte di una Commissione unica nazionale sia davvero più rappresentativa delle dinamiche che avvengono sul territorio? E’ probabile che la Cun sarà a Roma, e sarà composta da non più di una decina di persone, in rappresentanza dei diversi sindacati, dell’industria e delle varie realtà della filiera». I prezzi del riso arriveranno alla capitale dai divresi territori, per confluire in un unico listino, dunque. «Ora invece le quotazioni sono reali, sono il frutto del lavoro di qualche migliaia di operatori; raccontano tutte le contrattazioni che si effettuano ogni giorno». Daghetta inoltre ricorda un altro elemento che non depone a favore di questa ipotesi: «Credo che se anche si dovesse proseguire in questa direzione, i mercati locali comunque resteranno. Il risone continuerà ad essere contrattato nelle diverse piazze: ritrovarsi nei diversi giorni di mercato è un elemento atavico della vita di ogni agricoltore, è il momento di incontro, di confronto, ma anche di vendita e acquisto». Infine, il presidente della Cia ricorda: «Ho seguito da vicino la formazione della Cun per il settore suinicolo, ma in quel caso effettivamente i prezzi stilati a livello locale non erano lo specchio di un mercato reale. Nel caso del riso – conclude – le quotazioni registrano davvero gli alti e bassi del settore. Bisogna anche ricordare che c’è in gioco anche il futuro delle Camere di commercio: fino a che continueranno ad esistere, è loro dovere stilare il listino prezzi delle singole borse merci che gestiscono». (Nella foto grande, la sala di contrattazione di Mortara)

VENDIAMO RISO AI CINESI

Riso italiano, formaggi italiani, vini italiani: la Cina invade
i mercati, ma in fatto di gastronomia subisce con piacere
l’influenza tricolore. Lo conferma Mario Musoni, ristoratore
dell’Oltrepo pavese su Il Risicoltore. La notizia Š
ghiotta: una grande catena alberghiera passa dai piatti francesi
a quelli italiani e un gruppo risiero si Š attrezzato per rifornire i cinesi di riso italiano. Un bel successo per il nostro cereale, che "torna" in Oriente dopo millenni. Da vincitore!

A TAVOLA!

Ghiottoni, si riparte! I ristoranti del riso riaprono i battenti dopo la pausa estiva. La Trattoria Casa Fontana – 23 risotti di Milano e OrYza, il Ristorante nel Castello di Desana (Vercelli) tornano a offrirci da questo mese il meglio della nostra cucina risicola. Nel nostro sito potrete consultare attentamente menu, prezzi e ubicazione dei due locali, e potrete facilmente prenotare il vostro tavolo. Ma vediamo cosa propongono questi due "templi" della cucina risicola.

ANDAR PER SAGRE

Sagra: parola magica che evoca scenari campestri, atmosfere festive, folla, cibo buono e possibilmente gratuito. Tutto vero, tranne la gratuit…. Anche se le sagre vanno alla grande, ormai non c’Š festa di paese che non si sia trasformata in business. E non sempre al momento del conto siamo soddisfatti della qualit… del cibo, per non parlare del servizio. Perch‚ ci sono sagre e sagre. Noi vi consigliamo alcuni appuntamenti testati, tutti a base di riso, sapendo che non vi deluderanno.

AD OGNI RISO IL SUO VINO

Dopo una giornata di sole e svago, cosa c’Š di meglio di una bella cena su una terrazza che si affaccia sul mare? Oppure nel dehors di un tipico ristorante alpino. E cosa c’Š di pi— frustrante che osservarsi imbarazzati, all’arrivo del cameriere che ci chiede con quale vino ceneremo? Marco Gatti Š uno dei maggiori critici del settore ed Š un grande esperto di abbinamenti. Gli abbiamo chiesto come regolarci nella scelta dei vini quando ci prepariamo ad assaggiare un piatto di riso.

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