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LOMBARDIA, INVERSIONE DI ROTTA SUL PAN

da | 11 Feb 2015 | NEWS

regionelombNei giorni scorsi Regione Lombardia ha elaborato una revisione della bozza di Piano di Azione Regionale (cosiddetto PAR) per l’applicazione del PAN sull’ uso “sostenibile” dei fitofarmaci. Una bozza che nella sua prima stesura, diffusa a fine Novembre 2014, ha turbato i sonni dei risicoltori (http://www.risoitaliano.eu/gallarati-scotti-e-lincubo-del-pan/) e sollevato le obiezioni tecniche degli agronomi  ( http://www.risoitaliano.eu/il-pan-lombardo-e-da-buttare/).
La nuova versione, secondo le indiscrezioni giunte a Riso Italiano, segnerebbe una sostanziale “inversione di rotta” rispetto alla bozza iniziale irta di vincoli e divieti. In particolare per quanto riguarda l’oxadiazon, molecola considerata “strategica” nella lotta alle infestanti del riso, verrebbero introdottte limitazioni di superficie trattabile solo per le risaie seminate a file e successivamente sottoposte ad irrigazione turnata, mentre per le risaie seminate in acqua o a file ma con successiva sommersione verrebbe richiesta l’adozione di misure per il contenimento della deriva. Per quanto riguarda il glifosate verrebbero ridotti i divieti e le limitazioni di impiego inizialmente previsti, con l’ eliminazione  totale dei limiti per le aziende che praticano programmi di agricoltura conservativa “ufficialmente riconosciuti”. Anche per terbutilazina (principio attivo impiegato nel diserbo in pre emergenza del mais) sarebbe stata accettata la richiesta dei tecnici di consentire alternativamente l’ impiego “in banda” o a pieno campo su metà della superficie coltivata, trattando ad anni alterni. Infine le norme sulla tenuta del registro elettronico dei trattamenti  in ambiente SISCO slitterebbero tutte di un anno (decorrendo quindi a partire dal 2016), in attesa e nella speranza che siano risolti i malfunzionamenti del portale di cui Riso Italiano vi ha più volte riferito (http://www.risoitaliano.eu/daghetta-il-sisco-non-va/  ;http://www.risoitaliano.eu/confagricoltura-allassessore-ti-denuncio/). A quanto trapela dai “rumors” questa versione del PAR dovrebbe essere pressoché definitiva ed andare rapidamente sul tavolo “politico” per l’ approvazione. Nei prossimi giorni ne analizzeremo dettagliatamente contenuti e conseguenze. (04.02.15)

ALCE NERO ANCHE IN TOSCANA

Ô stato inaugurato sabato scorso a Firenze, presso la cooperativa agricola La Ginestra, a San Casciano Val di Pesa (Firenze), l’ottavo punto vendita dei produttori di Alce Nero, Mielizia e Libera Terra. Dopo il Piemonte, l’Emilia Romagna, l’Abruzzo e la Calabria, anche in Toscana sar… possibile acquistare direttamente da chi li produce il riso, ottimi cibi biologici, tipici ed equosolidali: tanta qualit…, poco imballo, nessun intermediario e prodotti "a km zero".

DALLE ALPI ALLA CAPITALE

La Denominazione di Origine Protetta (DOP) "Riso di Baraggia Biellese e Vercellese", riconosciuta dalla Commissione Europea nell’agosto 2007, Š la prima DOP italiana nel settore del riso e rappresenta uno dei prodotti di eccellenza dell’agroalimentare piemontese. Il riso Baraggia Š stato protagonista di un convegno nella cornice degli Horti Sallustiani, organizzato dal Consorzio di Bonifica della Baraggia Biellese e Vercellese e dal Consorzio di tutela DOP "Riso di Baraggia Biellese e Vercellese".

GALLO ON AIR

Da giugno a met… settembre, Riso Gallo torna on air con un flight per 3 spot TV, firmati Armando Testa, che prevede oltre 11.000 passaggi. Continuano i consigli di Chicco, l’allegro testimonial Riso Gallo, protagonista dei tre soggetti: "Linea Riso Expresso", il riso pronto in soli 2 minuti, "Blond Veloce & Versatile", il parboiled che cuoce in 8 minuti, "3Cereali", l’originale mix di cereali. Gli spot sono realizzati con una tecnica mista in cui convivono cartoni animati, 3 D e scene di food.

E SE SEMINASSIMO DI PIU’?

La febbre dei prezzi potrebbe invogliare i produttori italiani a coltivare di pi—. Ci spera il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, il quale ha stimato che, per riuscire a soddisfare le attuali esigenze di mercato, nel 2008 Š necessario incrementare la superficie coltivata di circa 27mila ettari. La richiesta di materia prima Š in ascesa a causa dell’andamento demografico e i prezzi di esportazione sono aumentanti sensibilmente. Ecco l’analisi del Sole 24 Ore.

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