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ANNO NUOVO, LISTINI VECCHI

da | 7 Gen 2025 | NEWS

listini

Dopo tre settimane di pausa per le festività invernali, la Commissione Prezzi di Vercelli ha pubblicato il primo listino del 2025 per il risone, confermando le quotazioni precedenti (LEGGI l’ultima analisi del 2024). La Borsa Merci di Novara, invece, è rimasta chiusa nella giornata dell’Epifania.

LUNGHI B RICHIESTI A 50 €/Q LORDI

La stabilità dei prezzi riflette un mercato ancora influenzato dal clima festivo: gli scambi sono limitati e i compratori mantengono un atteggiamento prudente verso quasi tutti i comparti. Tuttavia, emergono segnali di interesse crescente per alcuni gruppi varietali. Un esempio significativo è quello dei lunghi B, tornati ad essere richiesti nella seduta di Piazza Zumaglini, con un prezzo di 50 €/q lordi proposto dalla domanda. Si tratta dello stesso valore riportato dal listino vercellese dall’inizio della campagna, ma che era stato corrisposto con difficoltà nell’ultimo mese del 2024. La ripresa della domanda potrebbe essere legata a giacenze più limitate rispetto agli anni precedenti, anche se tale ipotesi non è ancora supportata dai dati ufficiali: le denunce di raccolto pervenute all’Ente Risi dai risicoltori non sono state ancora pubblicate.

Secondo l’ultima rilevazione, datata 31 dicembre (VEDI), il risone lungo B trasferito è l’unico in calo rispetto alla campagna precedente, mentre il totale del risone trasferito è in crescita, con 517.825 tonnellate rispetto alle 511.642 dell’anno scorso.

CRESCE L’INTERESSE PER L’INTERNO

Più merce trasferita rispetto allo campagna precedente per le varietà da interno, reduci da un ‘annata produttiva complessa a causa di investimento di ettari ridotto e importanti difficoltà agronomiche, come più volte spiegato ai nostri lettori. La somma di maggiori trasferimenti e minori produzioni dovrebbe portare a giacenze nei magazzini dei risicoltori decisamente ridotte rispetto al consueto. Tale sviluppo sembra avere i primi effetti sulla domanda, anche in una seduta tranquilla come quella di ieri mattina. In borsa merci, infatti, cresce la richiesta per Cammeo, sempre a 70 €/q lordi, ed i similari di Arborio e Carnaroli.

Per i primi i 100 €/q lordi a listino continuano però a non essere offerti dai compratori, fermi a 95 da diverso tempo. Per Caravaggio e similari, voce quotata 95 €/q lordi, sembra invece che alcune riserie abbiano proposto i 100 €/q lordi proposti come quotazione ufficiale nelle sedi lombarde di Milano e Mortara da diverse settimane. Resta stabile, invece, il mercato del gruppo Roma, con una domanda allineata all’offerta e prezzi fermi a 75 €/q lordi.

TONDI E LUNGHI A DA PARBOILED STABILI

Per tondi e lunghi A destinati al parboiled o all’export, le quotazioni rimangono invariate. Il Selenio si conferma competitivo a 65 €/q lordi, con prospettive di giacenze inferiori rispetto alla media degli anni passati. Al contrario, per i tondi generici e i lunghi A si prevede una disponibilità più abbondante, in linea con i maggiori investimenti effettuati in fase di semina. I tondi generici mantengono prezzi tra i 45 e i 50 €/q lordi a seconda della varietà, come riportato dal listino. Quotazioni ufficiali riconosciute anche per le voci che raggruppano gli ex tipo Ribe e tipo Loto. Tra questi, Diva continua a essere la varietà meno remunerativa, con un prezzo di 43 €/q lordi, una cifra che gli agricoltori faticano ad accettare. Autore: Ezio Bosso

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CONSUMI TRAINATI DAI PREZZI

Il rapporto annuale dell’Ente risi ha scatenato il dibattito. La notizia pi— ghiotta Š quel boom delle vendite di riso che non si vedeva da anni e che nel 2005 ha portato i consumi di cereale da 6 a oltre 7 chili pro capite all’anno. Per tanto, per troppo tempo il riso era rimasto bloccato a quota cinque. Se si considera che, parallelamente, si registra un calo dei consumi di pasta, c’Š di che riflettere. E gli operatori del settore lo stanno facendo intensamente. Ecco cosa pensano.

IL RISOTTO SALVA L’ITALIANO

Il risotto salva la lingua italiana nel mondo. Se l’idioma di Dante e Manzoni, malgrado l’invasione di anglicismi, gode ancora di buona salute, al punto che riesce ad esportare proprie parole e ad imporsi nel mondo, soprattutto in ambito enogastronomico, lo deve anche al nostro cereale. La parola "risotto", insieme ad altre come stracchino, pizza, panettone, rucola e tiramis— Š entrata infatti nella comunicazione culinaria del villaggio globale. La notizia Š sul Corriere della Sera.

UN RISOTTO PER SEUL

La Corea del Sud potrebbe essere un nuovo mercato per il riso italiano. L’idea non Š cos paradossale se si considera questo paese come la testa di ponte per organizzare una massiccia esportazione del prodotto nazionale nel Far East. A lanciarla Š il ministro delle politiche agricole Giovanni Alemanno, che nel paese orientale ha appena incontrato i ministri del Commercio, Kim Hyun-Chong, e dell’Agricoltura, Park Hong-Soo e con loro ha posto delle basi per un accordo commerciale.

ROMA CAMBIA IL PREZZO

All’inizio dell’anno abbiamo scoperto che comprare un pacchetto di riso a Roma costa tanto, talvolta tantissimo. L’incremento del prezzo dal produttore al consumatore si aggirava intorno al 100%. CioŠ il prezzo raddoppiava e in qualche caso anche peggio. Ebbene, a distanza di nove mesi, la situazione com’Š cambiata? Il riso italiano nella capitale costa meno? Oppure il listino si Š surriscaldato? Riso Italiano Š andato a far visita ad alcuni esercizi commerciali ed ecco il risultato.

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