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L’EST SESIA PERDE SOLDI E CIRIO PERDE VOTI

da | 9 Lug 2023 | NEWS

Baraggia

I risicoltori novaresi ci scrivono. Sono inviperiti. Est Sesia, il consorzio irriguo, da cui dipende la loro sopravvivenza, lavora per la candidatura di Novara al premio europeo della Capitale Green 2025. Premio cui tiene molto la Regione e soprattutto l’assessore all’ambiente Matteo Marnati. Est Sesia dunque investe nella riqualificazione del Bosco d’Agognate e nel revamping della centrale Idroelettrica Boschetto…

UN BUCO DA 3,8 MILIONI DI EURO

Al tempo stesso, tuttavia, presenta un bilancio con un buco da 3,8 milioni di euro e annuncia la riduzione del 25% dell’acqua distribuita alle risaie della zona novarese.

Le scelte consortili sono appoggiate in consiglio d’amministrazione dal rappresentante della Regione Piemonte, il risicoltore vercellese Maurizio Baldo. Un voto pesante: dimostra che la Giunta Cirio, dopo aver annunciato che avrebbe chiesto addirittura il commissariamento dell’ente consortile, ha preferito stringere un’alleanza con la presidenza Colli. Presidenza cui ha affidato gli importanti lavori sul Canale Regina Elena. Scelta che, a giudicare dagli umori dei lettori novaresi, potrebbe avere delle ricadute elettorali: l’anno prossimo, infatti, si voterà per rinnovare gli organi elettivi della Regione Piemonte.

CHI FA GLI INTERESSI DEGLI AGRICOLTORI NOVARESI?

La Lega, che esprime l’assessore Marnati, novarese e quindi legato a quel collegio elettorale, difficilmente potrà dimostrare di aver fatto gli interessi dei risicoltori novaresi. Almeno in campo irriguo. Ma soprattutto, gli agricoltori ci scrivono su whatsapp preoccupati che lo sbilancio del consorzio possa portare a un aggravio delle tariffe irrigue.

CAMILLO COLLI RASSICURA

Il presidente di Est Sesia Camillo Colli avrebbe assicurato il cda che i soldi per coprire il buco ci sono, ma va detto che il fondo di riserva non è infinito. Atteso che le scelte di bilancio paiono razionali – Colli avrebbe spiegato ai consiglieri di dover ripulire il bilancio dalle passività maturate in passato e non aver alternative – questo passaggio non rasserena il clima in un momento critico. A fronte dell’abbassamento del livello del lago Maggiore entro pochi giorni potremmo trovarci nuovamente in situazione pre-emergenza.

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PREMIO ALLA RISICULTRICE

Riso in rosa. Chi ha detto che la tipica donna della risaia sia Silvana Mangano? La diva di "Riso Amaro" (nella foto) e le sue colleghe mondine non esauriscono la presenza femminile nel mondo del riso. Lo dimostra il caso di Lisa Greppi, una giovane imprenditrice del settore risicolo che Š stata premiata dal Ministero delle politiche agricole per il suo impegno. Lisa Greppi Š titolare dell’omonima azienda agricola ubicata nel vercellese e il premio che ha ricevuto si chiama Deaterra.

LORO LO VENDONO AI CINESI!

Quando sono partiti, girava la battuta che fossero andati per cercar di vendere il riso ai cinesi e in effetti c’Š anche il riso tra i prodotti tipici che la Lombardia propone al grande mercato di Pechino. Sono tornati soddisfatti dalla missione di Federlombarda agricoltori a Shenzen e Shangai: agricoltori, industriali, rappresentanti di consorzi hanno messo insieme un pacchetto fatto di Grana padano, Bresaola della Valtellina, Gorgonzola dop e riso della Lomellina, naturalmente.

CONSUMI TRAINATI DAI PREZZI

Il rapporto annuale dell’Ente risi ha scatenato il dibattito. La notizia pi— ghiotta Š quel boom delle vendite di riso che non si vedeva da anni e che nel 2005 ha portato i consumi di cereale da 6 a oltre 7 chili pro capite all’anno. Per tanto, per troppo tempo il riso era rimasto bloccato a quota cinque. Se si considera che, parallelamente, si registra un calo dei consumi di pasta, c’Š di che riflettere. E gli operatori del settore lo stanno facendo intensamente. Ecco cosa pensano.

IL RISOTTO SALVA L’ITALIANO

Il risotto salva la lingua italiana nel mondo. Se l’idioma di Dante e Manzoni, malgrado l’invasione di anglicismi, gode ancora di buona salute, al punto che riesce ad esportare proprie parole e ad imporsi nel mondo, soprattutto in ambito enogastronomico, lo deve anche al nostro cereale. La parola "risotto", insieme ad altre come stracchino, pizza, panettone, rucola e tiramis— Š entrata infatti nella comunicazione culinaria del villaggio globale. La notizia Š sul Corriere della Sera.

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