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LA LEZIONE DI EST SESIA

da | 1 Gen 2025 | NEWS

Est Sesia

Dopo avervi annunciato in tempo reale il commissariamento del consorzio Est Sesia e la nomina di Ettore Fanfani (leggi l’articolo), siamo in grado di fornirvi i provvedimenti amministrativi con cui le due regioni – Piemonte e Lombardia – hanno deciso di commissariare il consorzio. Premettiamo che oggi per noi non è un giorno felice.

SCARICA LA DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA

La documentazione (scarica la delibera della Giunta piemontese e la delibera della Giunta lombarda) conferma le perplessità con cui in questi anni abbiamo commentato l’operato del board dell’ente e smentiscono le ricostruzioni fatte dallo stesso Est Sesia e comunicate alla stampa attraverso note che abbiamo sempre pubblicato. Non proviamo alcuna soddisfazione nell’aver avuto ragione, ammesso che un provvedimento amministrativo rappresenti tutta la “verità”. Semmai, ci fa riflettere.

RICORSO AL TAR

A conclusione di questa vicenda – la quale peraltro potrebbe non essere conclusa, atteso che il Cda uscente ha già presentato un ricorso al Tar contro le delibere regionali di commissariamento – che si è intrecciata a cause giudiziarie, polemiche giornalistiche e rivolte (nella foto, il presidente Colli “assediato” dai risicoltori novaresi a Novarello nel 2022), a nostro avviso emerge l’inadeguatezza di un sistema irriguo che fa dipendere le aziende agricole – per le quali l’acqua non è un fattore produttivo sostituibile con altri – da discrezionalità troppo ampie e da professionalità non all’altezza delle sfide di questo periodo storico. Pensiamo che sia venuto il momento di porre mano ad elementi distorsivi dell’economia che sono protetti da norme di legge forse datate e curiosamente alimentati da salari nettamente superiori a quelli di analoghi profili e analoghe responsabilità.

IL CASO EST SESIA: UNA LEZIONE ITALIANA

Un sistema che l’impresa agricola a volte sfrutta e a volte subisce, in una logica tutta italiana che mescola furbizia e fatalismo ma che troppo spesso conduce all’unico esito possibile: la vendita della cascina. In un periodo climatico che rende il controllo della risorsa idrica un’arma politica e un monopolio economico una riflessione andrebbe fatta. Autore: Paolo Viana

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AL MINISTERO NON PIACE IL RISO

Il Ministero dell’ambiente medita di mettere a secco tutta la risaia dalla Pianura Padana. La strategia Š stata dichiarata, anzi, urlata da Vincenzo Ferrara, il climatologo chiamato dal ministero a coordinare la Conferenza nazionale sul clima che si terr… il 12 e il 13 settembre. ®Chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti Š una buona idea. Ma migliorare una tecnica di coltivazione Š molto pi— utile¯ Ma ecco nei dettagli il pensiero di Ferrara pubblicato dai giornali.

SIS LO VENDE AI GIAPPONESI

Nasce in Emilia il riso che rifornir… 5000 ristoranti giapponesi in tutta Europa. Merito della Sis (Societ… italiana sementi), prima impresa sementiera 100% italiana: 20 milioni di fatturato, propriet… del Consorzio agrario Bologna-Modena. La variet… che ha convinto i giapponesi si chiama Yume ed Š nata nei campi di Malalbergo, tra Bologna e Ferrara. ®Il progetto nasce – ha raccontato al Resto del Carlino il direttore di Sis, Claudio Mattioli – con Japan Food Corporation¯.

SUSHI ALL’ITALIANA

D’accordo il sushi ma purch‚ sia self made! La scommessa Š di Riso Gallo, unica azienda oggi a proporre il riso per sushi, con la migliore variet… di riso utilizzata dai giapponesi, ideale per liberare la fantasia e preparare irresistibili sushi party anche a casa propria. Un nome che evoca l’oriente: koshihikari. Siamo di fronte all’ultimo nato della famiglia Grandi Risi Dal Mondo, la linea Riso Gallo per sbizzarrire la nostra creativit… in cucina e soprattutto stuzzicare il palato.

PREZZI SEMPRE PIU’ SU

La popolazione mondiale mangia pi— di quanto produce, e i prezzi dei generi alimentari potrebbero aumentare a causa di un’espansione dell’agricoltura per i biocarburanti e i cambiamenti climatici, portando al malcontento sociale. Solo l’aumento del biocarburante potrebbe far aumentare i prezzi del mais di pi— di due terzi entro il 2020 e aumentare il costo dell’olio di semi del 50%, secondo l’International Food Policy Research Institute. Il problema riguarda anche il riso.

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