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LA LETTERINA DEL MINISTRO

da | 20 Feb 2015 | NEWS

arbo01Il disegno di legge sulle denominazioni del riso in commercio in Italia sarà pronto entro un mese. Lo riporta l’Informatore Agrario. Successivamente, se sarà approvato il collegato agricolo alla legge di stabilità che prevede una delega al Governo su questa materia, entro 12 mesi si potrà passare dal disegno di legge a un decreto legislativo, che riformerà la normativa del 1958. «Sono trent’anni che ne dibattiamo – commenta Giovanni Daghetta, presidente della Cia Lombardia, al giornale agricolo – e abbiamo raggiunto un’intesa soddisfacente». Meno soddisfatto Fulco Gallarati Scotti, presidente della federazione nazionale riso di Confagricoltura: «È un compromesso ed è il massimo compromesso sostenibile per gli agricoltori, tant’è vero che l’industria ha chiesto di allargare le maglie dei difetti e noi abbiamo rifi utato». Il riferimento è alla richiesta dell’Airi di portare la soglia di rotture presenti nel riso dal 5 al 10% per le varietà meno pregiate, allo scopo di intercettare il consumatore low cost. L’Informatore la definisce «una proposta sponsorizzata dal Ministero dello sviluppo economico che avrebbe scritto una lettera al Mipaaf per sollecitare questo «ammorbidimento », ma osteggiata dagli agricoltori e soprattutto da Confagricoltura, convinta di aver già concesso troppo sul piano della qualità e della distintività del risone. Un particolare, quello della lettera inviata dal Mise al Mipaaf, che finora non era noto e che dimostra come sia forte il pressing degli ambienti industriali per riformare questa legge. (19.02.15)

VENDIAMO RISO AI CINESI

Riso italiano, formaggi italiani, vini italiani: la Cina invade
i mercati, ma in fatto di gastronomia subisce con piacere
l’influenza tricolore. Lo conferma Mario Musoni, ristoratore
dell’Oltrepo pavese su Il Risicoltore. La notizia Š
ghiotta: una grande catena alberghiera passa dai piatti francesi
a quelli italiani e un gruppo risiero si Š attrezzato per rifornire i cinesi di riso italiano. Un bel successo per il nostro cereale, che "torna" in Oriente dopo millenni. Da vincitore!

A TAVOLA!

Ghiottoni, si riparte! I ristoranti del riso riaprono i battenti dopo la pausa estiva. La Trattoria Casa Fontana – 23 risotti di Milano e OrYza, il Ristorante nel Castello di Desana (Vercelli) tornano a offrirci da questo mese il meglio della nostra cucina risicola. Nel nostro sito potrete consultare attentamente menu, prezzi e ubicazione dei due locali, e potrete facilmente prenotare il vostro tavolo. Ma vediamo cosa propongono questi due "templi" della cucina risicola.

ANDAR PER SAGRE

Sagra: parola magica che evoca scenari campestri, atmosfere festive, folla, cibo buono e possibilmente gratuito. Tutto vero, tranne la gratuit…. Anche se le sagre vanno alla grande, ormai non c’Š festa di paese che non si sia trasformata in business. E non sempre al momento del conto siamo soddisfatti della qualit… del cibo, per non parlare del servizio. Perch‚ ci sono sagre e sagre. Noi vi consigliamo alcuni appuntamenti testati, tutti a base di riso, sapendo che non vi deluderanno.

AD OGNI RISO IL SUO VINO

Dopo una giornata di sole e svago, cosa c’Š di meglio di una bella cena su una terrazza che si affaccia sul mare? Oppure nel dehors di un tipico ristorante alpino. E cosa c’Š di pi— frustrante che osservarsi imbarazzati, all’arrivo del cameriere che ci chiede con quale vino ceneremo? Marco Gatti Š uno dei maggiori critici del settore ed Š un grande esperto di abbinamenti. Gli abbiamo chiesto come regolarci nella scelta dei vini quando ci prepariamo ad assaggiare un piatto di riso.

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