L’Iraq consentirà ai risicoltori di piantare non più di 12.500 chilometri quadrati (4.826 miglia quadrate) di riso in questa stagione, ha detto il governo, facendo una parziale marcia indietro rispetto a una precedente politica di conservazione dell’acqua. All’inizio di giugno, il governo ha affermato che vietava agli agricoltori di piantare riso e altre colture ad alta intensità idrica a fronte di una crescente scarsità d’acqua e della diminuzione dei flussi fluviali a causa della siccità. In una riunione dell’Alto Comitato nazionale per l’acqua presieduta dal primo ministro Haider al-Abadi, è stato deciso che gli agricoltori non sarebbero stati in grado di piantare più di 5.000 donhum, di cui 3.500 nella provincia di Najaf e 1.500 a Diwaniya.
Un donhum iracheno è pari a 2.500 metri quadrati. La scorsa stagione l’Iraq ha piantato 100.000 donhum di riso. Gli effetti della siccità in Iraq sono ulteriormente complicati dal piano della Turchia di realizzare un’enorme diga sul Tigri, un progetto già avviato ma sospeso dopo le denunce dell’Iraq. Circa il 70% delle risorse idriche irachene scorre dai paesi limitrofi, in particolare i fiumi Tigri ed Eufrate, che attraversano la Turchia. Abadi ha affermato che il governo prevede di fornire foraggi per l’acqua, in particolare per il raccolto strategico di grano iracheno, ma che ridurrebbe i terreni destinati alla piantumazione di riso e altre colture che consumano molta acqua. L’Iraq importa la maggior parte del suo fabbisogno di riso, comunque. In una riunione dell’Alto Comitato nazionale per l’acqua presieduta dal primo ministro Haider al-Abadi, la giuria ha deciso che gli agricoltori non sarebbero stati in grado di piantare più di 5.000 donhum, di cui 3.500 nella provincia di Najaf e 1.500 a Diwaniya.
VIETATO LANCIARE RISO
Riso vietato persino in Lomellina. I giornali informano che aumentano le tariffe di alcune sale per la celebrazione dei matrimoni con rito civile e soprattutto viene ribadito il divieto di lanciare riso, confetti, coriandoli e altro, all’interno dei locali comunali e sullo scalone del municipio. Gli aumenti medi per l’affitto delle sale sono di 50 euro, e sempre di 50 euro la "sanzione" per gli sposi, se amici e parenti lanciano il riso. Una mazzata su una antichissima tradizione. Ecco cosa succede a Vigevano.