La Legge di Bilancio rivoluziona la vendita diretta. D’ora innanzi si potranno vendere anche le produzioni di altre imprese, oltre a quelle della propria azienda agricola. Il provvedimento è stato voluto dal Sottosegretario Manzato e interessa 300mila aziende agricole italiane che potranno quindi commercializzare, in forma non prevalente rispetto alla loro produzione, i prodotti di altre imprese di categorie agronomiche diverse dalle loro. Si genera così un circolo virtuoso che mette in rete le realtà italiane di settore distribuite sul territorio e spesso isolate nella produzione come nella vendita dei prodotti. Il risultato sarà una possibilità di distribuzione incrociata delle produzioni agricole tra le aziende agricole. Da un lato un aumento del reddito e dell’occupazione, dall’altro una diminuzione dei costi dei prodotti a favore dei consumatori. E, di conseguenza, una crescita dei consumi interni. Secondo le stime del governo, in una prima fase, potrebbero essere coinvolte fino a 300mila aziende agricole italiane. Si tratta di una modifica, introdotta al Senato alla disciplina della vendita diretta in base alla quale gli imprenditori agricoli possono vendere non solo prodotti propri ma anche prodotti agricoli e alimentari acquistati direttamente da altri imprenditori agricoli. Tali prodotti non devono appartenere alla stessa categoria merceologica dei prodotti propri e l’attività di vendita non deve essere prevalente rispetto a quella dei prodotti propri. Per tali finalità le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano promuovono specifiche campagne per valorizzare le produzioni agroalimentari locali prevedendo a tal fine un limite di spesa di 500 mila euro annui a decorrere dal 2019 (art.1 commi 700-701). Non è ancora chiaro se questo provvedimento faciliti o complichi il business di chi, come la Coldiretti, ha investito nella creazione di una filiera monomarca.
PARBOILED IN PICCHIATA
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