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IL SINDACATO E’ QUESTIONE D’ETICHETTA

da | 28 Gen 2015 | NEWS, Uncategorized

Street food

riso-carote«Per aiutare le produzioni territoriali e il made in Italy agroalimentare a garantirsi un futuro basta un click». Così Coldiretti Novara-Vco ribadisce l’invito a tutti i cittadini consumatori ad aderire alla consultazione pubblica sull’etichettatura lanciata online sul sito del Ministero delle Politiche Agricole (www. politicheagricole.it). «Un’iniziativa utile a spingere, a livello europeo, la necessità di rendere le etichette più trasparenti» sottolineano il presidente e il direttore della federazione interprovinciale Federico Boieri e Gian Carlo Ramella. Mancano dieci giorni al termine della consultazione, che è possibile compilare fino al 31 gennaio. «Abbiamo sottolineato la necessità di difendere il futuro di produzioni tipiche e di qualità,come il nostro riso – dicono in Coldiretti -:le dinamiche della globalizzazione portano incertezza sul futuro e, di contro, serve invece rafforzare l’identità, la memoria e le caratteristiche peculiari che legano un prodotto al territorio dove esso nasce. L’indicazione di origine in etichetta, la trasparenza e la rintracciabilità sono gli elementi giusti per costruire scenari ditutela siaperle imprese che per i consumatori. Ed è importante che, in questa fase, i consumatori abbiano la possibilità di sostenerci e di far sentire la loro voce, partecipando alla consultazione ministeriale». Sull’argomento etichettatura, del resto, la Coldiretti si sta spendendo da tempo. A Pavia, poi, organizza addirittura dei corsi dedicati alla nuova normativa europea sull’etichettatura dei prodotti alimentari: il seminario riservato alle aziende agricole e agli agriturismi della scorsa settimana ha avuto un grande successo.  «Con l’introduzione di queste nuove norme è stato fatto un passo in avanti importante, che però non impedisce ancora del tutto gli inganni del finto Made in Italy – sottolinea Wilma Pirola, presidente di Coldiretti Pavia – Oggi infatti tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro sono stranieri, la metà delle mozzarelle sono fatte con latte che arriva dall’estero o addirittura semilavorati industriali, e due prosciutti su tre provengono da maiali allevati all’estero anche se sono venduti come italiani». «Il tutto senza l’indicazione in etichetta – ribadisce Giovanni Roncalli, direttore di Coldiretti Pavia – con i consumatori che vengono quotidianamente ingannati e le aziende agricole che sono costrette a chiudere per la concorrenza sleale di produttori disonesti».  Il fronte, insomma, è caldo e contribuisce a riscaldarlo ancora di più la proposta dell’Anga, che recentemente ha impegnato il vertice di Confagricoltura su una proposta concreta: introdurre l’etichettatura d’origine obbligatoria anche per il riso, come per la carne bovina. In questo modo, sostengono i giovani dell’Anga, il consumatore potrà distinguere da dove proviene il risone che finisce, una volta sbramato, nella scatola di riso bianco. Un modo per combattere il riso d’importazione, che ha messo in ginocchio le nostre produzioni risicole. Un modo anche per riattivare il dialogo tra le due grandi organizzazioni agricole. Infatti, la battaglia per l’etichettatura d’origine è la medesima, anche se i due sindacati agricoli continuano a combatterla da “separati in casa”. Com’è avvenuto anche quando si è trattato di difendere il dossier italiano contro le importazioni cambogiane… Il documento Anga, che affronta anche altri temi e infatti costituisce un complessivo “pacchetto riso”, si può scaricare QUI. (27.01.15)

RISO ITALIANO SU RAI UNO

Riso Italiano su Rai Uno per parlare, ovviamente, di riso. E’ successo sabato mattina alle otto, quando Paolo Viana, che ha ideato il nostro sito Š stato invitato a illustrare la storia e le tradizioni del chicco a "Sabato, Domenica e", la versione week end di Unomattina. Intervistato da Sonia Grey (nella foto), il giornalista ha accompagnato i telespettatori in un excursus attraverso le regioni del riso. Al suo fianco, lo chef Fabio Campoli preparava le ricette della tradizione.

LA RICETTA DI FABIO

Il partner di Riso Italiano a "Sabato, Domenica e" Š uno chef laziale. Fabio Campoli, classe 1971, Š di Frascati e ha studiato presso la scuola alberghiera di Marino e si Š perfezionato successivamente all’Etoile con Boscolo. Il giovane chef ha accompagnato l’intervento di Paolo Viana realizzando in studio i piatti della tradizione italiana, dal risotto alla milanese, a quello alla pilota, al sart—. Vi proponiamo una ricetta di risotto tratta dal sito http://www.fabiocampoli.com

ANTITRUST, IL RISO APPLAUDE

La notizia fa tremare i colossi della grande distribuzione: l’Antitrust ha avviato un’indagine per capire come mai i prezzi del cibo scoppiano. Non sfuggiranno all’esame dell’Autorit… le leggi regionali che hanno ridisegnato l’organizzazione del commercio, dando spazio e peso alla Gdo rispetto al piccolo commercio: l’ipotesi Š che si sia creata una situazione di oligopolio. Quanto l’indagine sia doverosa lo dice la curva dei prezzi, che si Š impennata. Anche Risoitaliano lo ha denunciato.

MA QUANTO COSTA UN CHILO A PAVIA?

®Quanto costa portare un chilo di riso dalla Lomellina fino a Roma?¯ La domanda che ci siamo posti qualche settimana fa Š diventata un tormentone nel mondo del riso: tutti ne parlano e vogliono capire come certi prezzi possano addirittura raddoppiare. Se l’Š chiesto la Coldiretti di Pavia, che ha preso spunto dal nostro articolo per realizzare un’inchiesta parallela per Il Coltivatore Pavese sui prezzi al dettaglio in Lomellina. E ha scoperto delle novit… molto interessanti. Vediamole insieme.

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